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Elezioni Politiche 2022, Gianfranco Rotondi chiude la campagna elettorale ad Atripalda: «qui ci sono sempre stato e dalla città mi aspetto un supporto fondamentale». Foto

Pubblicato in data: 23/9/2022 alle ore:21:21 • Categoria: Politica

«Chiudo qui ad Atripalda la campagna elettorale per fare un brindisi insieme a voi e brindare anche alla nuova amministrazione perché qui ci sono sempre stato».
L’onorevole Gianfranco Rotondi ha tenuto questa sera la chiusura della campagna elettorale ad Atripalda, la città delle sue radici e della sua famiglia. Un brindisi al “Beviamocisu” che ha visto la presenza del sindaco Paolo Spagnuolo, dell’assessore Gianna Parziale con il consigliere provinciale e comunale Franco Mazzariello. Ed ancora presenti Sabino Morano, il professor ed ex assessore Sergio Barile, l’ex amministratore Luigi Parziale e l’ex consigliere Ermelindo Romano. Ad accompagnare nella tappa atripaldese Rotondi anche la candidata della Lega nel Collegio Plurinominale del Senato Maria Elena Iaverone.
«Penso a quanti anni sono passati e a quante battaglie sono state fatte e mi permetto di dire che almeno qui ad Atripalda ci sono se sempre stato – ha esordito Rotondi -. Ad Avellino ho il registro di bollinatura che Petracca mi fa tutti i giorni. Su quante volte mi sono assentato, su quante camice ho cambiato. Qua ad Atripalda vi è invece un dato non controverso, ci siamo sempre stati. E naturalmente io spero che Atripalda ci sia anche questa volta con un supporto fondamentale perché è una battaglia importante.  Noi giochiamo l’iscrizione dell’Irpinia al campionato. Perché lunedì c’è un’altra Italia. Siamo uno snodo uguale al 1994. Il sistema politico si resetta, ci sono alcune certezze e alcune incognite. Una certezza che nel campo moderato le urne daranno una nuova leadership che è quella di Giorgia Meloni. Io ho fatto come Fanfani quando scelse De Mita alla guida della Democrazia Cristiana. Noi non lo capimmo non solo perché come disse Cava la suocera in casa non la vuole nessuno. Naturalmente il fatto che fossimo in minoranza ad Avellino temevamo che il segretario del partito ci contenesse. Invece fu una grande occasione di crescita perché se io non avessi avuto la dialettica con De Mita non avrei imparato tante cose che mi sono servite nella vita politica. Ecco perché io  sto vivendo questa campagna elettorale con grandissima tensione perché è la prima senza De Mita e mi accorgo che è stato un punto di riferimento molto più importante di quanto io stesso pensassi. Anche se Sullo è stato il nostro maestro. Io sono stato il primo un anno fa a puntare sulla Meloni mi seccherebbe molto che proprio la mia provincia dove mi è stato chiesto di persuadere della bontà di questa scelta non si scrivesse al campionato. Perché noi mandiamo una donna nuova che diventa l’erede di Silvio Berlusconi. Alla fine ha deciso il popolo. In Veneto Fdi sta al 36% ha distrutto la Lega. Oggi la Melone è l’erede di Silvio Berlusconi nel centrodestra e governerà l’Italia con la logica di una che ha fatto sempre politica, recenedo le istanze politiche. Quindi per l’Irpinia è importante esserci. La motivazione stasera di questo brindisi. Qui stasera non dobbiamo convincere nessuno perché è un comitato politico, Ma dobbiamo dedicare 48 ore d’impegno perché abbiamo un’onda che fa molto rumore, quella del Pd che non arriva però alla prima fila d’ombrelloni e un’altra onda che non sappiamo dove arrivi. Per cui nell’incertezza dobbiamo convincere tutte le elettrici e gli elettori innanzitutto ad andare a votare. E con questo augurio vi ringrazio».

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