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Il sindaco Spagnuolo verso Fi, il segretario cittadino Pd Malavena: ”condotta ambivalente”

Pubblicato in data: 22/6/2024 alle ore:18:17 • Categoria: Partito Democratico, Politica

Premetto che Le sono grato per l’intervista fatta al sindaco Paolo Spagnuolo perché finalmente abbiamo avuto modo di comprendere le motivazioni sulla sua condotta ambivalente che lo ha visto altalenare tra diverse formazioni politiche. Il sindaco, infatti, nella sua video intervista dichiara: Forza Italia è sicuramente un partito oggi che rappresenta il centro nell’ambito del centro destra, questo è evidente, è un partito moderato è un partito della mia tradizione ideologica culturale. Bene, ricorderei al primo cittadino che il PD nasce dalla fusione dei due principali partiti di centro- sinistra presenti in Italia, ossia i Democratici di Sinistra e la Margherita, e che in Europa aderisce al PSE e all’Alleanza progressista, non mi sembra che Forza Italia trovi le sue origini nella stessa tradizione ideologica culturale. Questo la dice lunga sulla confusione che sta vivendo il sindaco e di conseguenza sulle sue scelte. Ciò premesso mi permetta di fare delle precisazioni su alcune fantasiose dichiarazioni fatte da Spagnuolo sul Partito Democratico definendolo un “partito fermo ed inerme” e asserendo che “il pd vive di luce riflessa ed ha uno zoccolo duro di elettorato”. Non rinneghiamo il fatto che il PD, come ogni partito, abbia uno zoccolo duro di elettorato ma ricorderei al sindaco che questo è dovuto alla coerenza di una comunità che si riconosce in un comune sentire. È dovuto ad una comunità che esprime il proprio voto sulla base di valori ed idee. È dovuto ad una comunità che, nel bene e nel male, si confronta, discute e rispetta le decisioni di una maggioranza. Tutto questo ha consentito al PD di Atripalda di ottenere, alle ultime elezioni europee, un risultato analogo a quello raggiunto cinque anni fa quando, in città, il PD raccolse il 24% dei consensi. Inoltre non vorrei sbagliarmi ma il sindaco prova anche ad accusare il PD di essere poco democratico e non disponibile al contradditorio. È un chiaro, quanto banale, tentativo di attribuire a noi le ragioni del suo allontanamento. Abbiamo più volte cercato un confronto a cui si è costantemente sottratto. Non sono io a dirlo è la storia che parla per ognuno noi… Inoltre mi permetta di disilludere il sindaco, e i suoi amici, sulla autonoma scelta di allontanarsi dal PD perché è giusto precisare che il gruppo dirigente, al cospetto della loro ambiguità, aveva già avviato tutte le procedure per richiedere la loro espulsione. Non è passato infatti inosservato il loro costante venir meno durante tutte le competizioni elettorali. Lo dovevamo a noi, per l’impegno con cui stiamo ricostruendo la comunità democratica, lo dovevamo a tutti coloro che, in modo disinteressato, continuano a dare fiducia al PD. Infine mi permetta di dire che, date le sue scelte, sarebbe interessante conoscere il pensiero del sindaco, come amministratore di una piccola realtà del mezzogiorno, sul tema dell’autonomia differenziata e sulle sue conseguenze, che non faranno che accrescere il divario tra nord e sud in terminidiassistenza. Collegando ciò al tema della democrazia, sarebbe ancora più interessante conoscere le sue valutazioni sul comportamento tenuto in parlamento dagli oramai futuri alleati di governo.

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