Tutela ambientale, le Fiamme Gialle sequestrano in città un’area abusivamente adibita a discarica
Pubblicato in data: 23/1/2010 alle ore:11:18 • Categoria: Cronaca •Nel quadro della ormai costante attenzione attribuita alla tutela dell’ambiente dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino, nella giornata di ieri, in due distinte operazioni, gli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria di Avellino (agli ordini del maggiore Gerardo NOCERA) e quelli del Reparto Operativo Aereo-Navale di Napoli hanno sottoposto a sequestro due aree complessivamente di circa 37.000 metri quadri illecitamente adibite a discarica.
I militari del Reparto Operativo Aereo-Navale di Napoli coadiuvati da personale appartenente alla Compagnia, ad Atripalda, a seguito dell’osservazione aerea e di successivi sopralluoghi ed indagini presso gli organi amministrativi competenti, hanno effettuato un’importante operazione a tutela dell’ambiente.
Il controllo sul posto circa il rispetto della normativa ambientale ha consentito di sottoporre a sequestro un’area di circa 11.000 metri quadri per assenza di autorizzazioni ovvero per il mancato rispetto delle prescrizioni imposte con l’autorizzazione di attività di autodemolitore.
In particolare, i militari hanno constatato l’abbandono sul nudo terreno agricolo di circa 2.000 pezzi di ricambio provenienti dall’attività di autodemolizione, classificati come rifiuti non pericolosi nonché numerose e gravi inosservanze, che hanno fatto scaturire l’ulteriore sequestro di 113 veicoli e 104 motocicli ancora da bonificare e da avviare alla rottamazione.
Il responsabile dell’attività di autodemolizione, tale U.A. (di anni 76) è stato denunciato a piede libero all’Autorità Giudiziaria competente, in qualità di responsabile per la gestione abusiva di rifiuti speciali classificati non pericolosi.
Ed ancora in località Conza della Campania, nello scenario incontaminato di una zona verde ricca di flora e fauna, i militari della Sezione Mobile del Nucleo di Polizia Tributaria hanno sottoposto a sequestro un’area di circa 26.000 metri quadri, ove erano abbandonati una grande quantità di materiali di scarto e resti di lavorazione edile provenienti da cantieri limitrofi, insieme a cospicui quantitativi di olii minerali, materiali bituminosi e ferrosi, ammassati alla rinfusa, in avanzato stato di degrado.
Ad aggravare ulteriormente la condizione di estremo degrado ambientale contribuisce il fatto che l’area, di proprietà privata e parzialmente recintata, è situata lungo la sponda del fiume Ofanto, il cui bacino idrografico costituisce importante ecosistema per fauna e flora tipiche della zona.
Il proprietario del sito, identificato per tale P.A. (di anni 57), nato a S.Angelo dei Lombardi (AV) ed ivi residente, è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sant’Angelo dei Lombardi e dovrà rispondere dei reati previsti dall’articolo 256 del decreto legislativo nr. 152/2006 attinente la normativa in tema di tutela ambientale.
Entrambe le aree sottoposte a sequestro giudiziario, saranno oggetto di bonifica per tornare ad essere parte inscindibile della bellezza della provincia irpina
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