Fini ad Avellino: “la Destra è stata tradita, ma è ancora viva. L’Irpinia riparta da territorio e ricerca”. Fotoservizio
Pubblicato in data: 4/4/2014 alle ore:10:36 • Categoria: Alleanza Nazionale, Politica •Una parabola iniziata nel lontano 1993 con il voto alle comunali capitoline e terminata, magari non del tutto, lo scorso anno con il disastro elettorale targato Futuro e Libertà. E’ quella raccontata nel libro “Il ventennio. Io, Berlusconi e la destra tradita” che l’ex presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha presentato lunedì’ scorso in un affollato convegno presso il Circolo della Stampa di Avellino. Una storia, quella raccontata dall’artefice della “svolta di Fiuggi”, culminata con il celebre frase “Che fai, mi cacci?” indirizzato al Cavaliere nella fase più buia nel Popolo della libertà.
La rottura però non può mettere da parte 17 anni di stretta collaborazione, che Fini ha ribadito di non rimpiangere: “Fra alti e bassi, per dare un chiaro indirizzo per una destra moderna”, ha detto nel corso dell’intervista pubblica con i giornalisti Generoso Picone, Alfredo Picariello e Carlo Tecce. In sala esponenti storici, come Raffaele Gregorio tra i promotori dell’incontro, e nuovi della destra avellinese ed irpina, a caccia di una nuova casa nella quale coltivare un’identità che – nonostante il periodo non proprio favorevole – resta comunque forte.”
Non a caso, ad accogliere l’ex presidente c’erano tante bandiere della defunta Alleanza Nazionale, oggi risorta sotto altre forme con i Fratelli d’Italia, che hanno contestato l’ex Presidente della Camera.
Fini, con la fondazione “Liberadestra”, ha inoltre sottolineato la necessità di “alzare il dibattito all’interno della nostra parte politica, senza settarismi e con una nuova prospettiva per chi si richiama a determinati valori”. Non manca anche un passaggio sulle prossime elezioni europee, e della futura collocazione che la nuova destra finiana avrà a Bruxelles: “L’approdo inevitabile è quello del Partito Popolare Europeo, dove convivono le grandi famiglie moderate e conservatrici del continente”.
Fini è venuto qui Avellino perché ci sono le votazioni europee del 25 maggio. e’ venuto per farsi una passeggiata, i politici si fanno vedere solo quando ci sono le votazioni se no non si fanno vedere