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Comune, salta di nuovo l’approvazione del bilancio di previsione. Spagnuolo tuona contro Tuccia: «il mandato elettorale va portato a termine altrimenti può staccare la spina. Ritirarsi a un mese dalle elezioni non fa recuperare la verginità a chicchessia». Sulle Primarie: «sono ormai superate e fuori tempo massimo»

Pubblicato in data: 15/4/2017 alle ore:08:00 • Categoria: Le interviste di AtripaldaNews, Politica

«Se abbiamo un mandato elettorale lo dobbiamo portare a termine fino in fondo altrimenti chi non vuole farlo può staccare la spina. Il senso di responsabilità dovrà prevalere, cosa che non è accaduta sinceramente ieri rispetto ai patrocini e al bilancio». Ci va giù duro il sindaco Paolo Spagnuolo il giorno dopo la mancata approvazione in Giunta del Bilancio di previsione per lo strappo in atto nel Pd con il suo vice Luigi Tuccia. Palazzo di città, che ha già ricevuto a diffida Prefettizia, si trova così a dover operare in gestione provvisoria. Assente l’assessore Valentina Aquino, a sollevare critiche e lo stop all’approvazione dello strumento contabile Tuccia ma anche l’Assessore all’Ambiente Antonio Prezioso per i tagli ad alcuni capitoli di spesa. «All’ordine del giorno c’erano tre blocchi di deliberazioni: il bilancio previsionale triennale, una serie di patrocini da concedere, tra cui quello della Via Crucis, e dei contenziosi tra cui la causa con Impregilo che ha visto il comune soccombere per oltre un milione di euro per la realizzazione di contrada Alvanite negli anni ’80 – spiega il primo cittadino -. Sinceramente mi aspettavo un’approvazione dei vari patrocini perché stiamo parlando di proposte di deliberazioni con le quali il comune accompagna le associazioni che in maniera utile organizzano delle manifestazioni come la Via Crucis di stasera (ieri ndr.) un evento spettacolare, religioso e di tradizione per Atripalda. E questo fatto mi è dispiaciuto molto perché delle associazioni fanno parte i cittadini. Nel momento in cui la politica antepone all’interesse collettivo le beghe e le questioni che andrebbero trattate al di fuori dell’ambito amministrativo, non possiamo poi lamentarci che i cittadini sono lontani dalla politica e cercano delle alternative. Io da cittadino queste cose non li condivido, sono liturgie di politica antica che oggi non riesce più ad essere compresa dalla cittadinanza». Un clima sempre più teso, con il primo cittadino che coabita in una sorta di convivenza forzata con il suo vice, ormai da separati in casa, ha impedito ancora una volta il varo dello strumento contabile: «Il bilancio già è un atto politico, posso capire che ci può essere un qualche disappunto in più, ma anche in questo caso c’è da dire che se c’erano da modificare degli aspetti contabili questo poteva essere fatto purché in tempo utile. Non è possibile che come al solito, e sottolineo, ogni anno chi si carica da solo del Bilancio è l’assessore al ramo che invece dovrebbe coordinare tra le varie deleghe e fare da collettore delle istanze e osservazioni e non che deve preoccuparsi di fare il tutto, dovendo aspettare poi anche la santa manna, cioè le indicazioni di qualche delegato che non arrivano mai. Questo è un aspetto inaccettabile e inconcepibile. Rispetto al Bilancio se c’era un momento di disappunto si poteva manifestare prima visto che ora siamo anche abbondantemente fuori termine e poi perché c’era la possibilità di fare anche degli emendamenti. Allora ora capisco che come si dice ad Atripalda si tratta di “scazzelle” mentre i cittadini hanno bisogno di gente che hanno votato perché amministrassero. Se uno non vuole amministrare più non c’è problema, certamente ritirarsi a un mese dalle elezioni non fa recuperare la verginità a chicchessia. Io sto qua invece per garantire che l’attività amministrativa vada avanti, assumendomi anche la responsabilità di firmare le autorizzazioni per la via Crucis e su questi atti non ho paura di prendere un avviso di garanzia per abuso d’ufficio purché si facciano manifestazioni per la città».
Le distanze tra il primo cittadino e il suo vice appaiono insuperabili anche su un possibile ritorno alle Primarie «sono ormai superate, c’è un documento del Pd che sancisce che sono superate individuando anche una candidatura (Tuccia ndr.). Tra l’altro siamo anche abbondantemente fuori termine, volendo seguire pedissequamente le regole, come qualcuno mi invita a fare».
Prende sempre più corpo infine una quinta candidatura a sindaco, quella del medico di base Gerardo Piscopo, figlio dell’amato e compianto sindaco Mimmo, già consigliere provinciale che ha racconto in questi giorni la sollecitazione, l’entusiasmo e il consenso di un gruppo di giovani, incassando il sostegno di “Piazza Grande” di Lello La Sala e Nunzia Battista, dopo lo strappo con il listone “Scegliamo Atripalda”. Piscopo ha ormai rotto ogni indugio ed è pronto a raccogliere il voto di chi non vota più. «Ebbene sì, esiste un movimento di giovani e di persone che ha in mente di migliorare se stessi ed il contesto in cui vive. Senza ambizioni di potere o di rivincita di sconfitte che non ci sono state, con l’entusiasmo di chi ha passione, credibilità e senso di responsabilità – scrive Piscopo sul proprio profilo di Facebook -. Uomini e donne con pregi e difetti che si uniscono per mettere al servizio le proprie capacità. Non bastiamo, no, ci vogliono altri cuori, altre menti. Riusciremo ad attrarre energie, a mettere insieme chi vuole fare? Lo scopriremo con il cuore sereno. Chi vuole accompagnarci troverà porte aperte, strade nuove». Parole che rappresentano il manifesto della civica.

 

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5 risposte a “Comune, salta di nuovo l’approvazione del bilancio di previsione. Spagnuolo tuona contro Tuccia: «il mandato elettorale va portato a termine altrimenti può staccare la spina. Ritirarsi a un mese dalle elezioni non fa recuperare la verginità a chicchessia». Sulle Primarie: «sono ormai superate e fuori tempo massimo»”

  1. atripaldese ha detto:

    Sindaco vai dritto per la tua strada anche di fronte ad un ripensamento di alcuni amministratori,vedi tuccia, preziosi, e altri,immagini che sia sufficiente per giustificare il loro comportamento a pochi mesi dalle elezioni,e con quali condizioni si potrà sperare in un futuroamministrativo.

  2. Ora o mai più. ha detto:

    Ne vedremo delle belle con questi politici di Atripalda.

  3. Ottaviano ha detto:

    Potete tuonare quanto volete, ma oramai sieste stati scoperti di come volete amministrare la nostra città. Fateci un elenco delle cose FATTIVE che questa amministrazione ha fatto per Atripalda????

  4. Eqquequà ha detto:

    Iativenne a casa.

  5. Elettore ha detto:

    Che coincidenza, tutti lavori da farsi ad un mese dalle elezioni. Sai che casino con il traffico a Via Appia. Anzichè farli di NOTTE li fanno dopo il mercato. Prendete esempio dei lavori fatti a via Appia alle ferrovie. Nessuno se ne è accorto di niente. Siete solo dei sprovveduti ed incapaci.

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