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Seconda diffida prefettizia, il capogruppo di maggioranza Salvatore Antonacci: «E’ la dimostrazione del fallimento dei cinque anni di governo della città dell’amministrazione di Paolo Spagnuolo»

Pubblicato in data: 28/7/2017 alle ore:10:00 • Categoria: Le interviste di AtripaldaNews, Partito Democratico, Politica

«E’ la dimostrazione del fallimento dei cinque anni di governo della città dell’amministrazione di Paolo Spagnuolo».
Sulla nuova diffida prefettizia interviene il capogruppo di maggioranza di “ScegliAmo Atripalda“, il dirigente democrat Salvatore Antonacci che attacca: «E’ la dimostrazione del fallimento dei cinque anni di governo della città dell’amministrazione di Paolo Spagnuolo. Adempieremo agli obblighi. Come amministrazione daremo stabilità e sulla questione bilancio daremo tutte le risposte ai cittadini smantellando il teorema di chi finora aveva detto che il bilancio era stato ripianato e che eravamo noi che dicevamo sciocchezze. Noi ci prendiamo la responsabilità di governare questa città, forse qualcuno dovrebbe chiedere scusa a questa città per le stupidate dette durante la campagna elettorale dal palco. E’ evidente che la gestione del bilancio da parte dell’ex sindaco e dell’ex assessore Landi è completamente fallimentare. Infatti il prefetto è costretto a ricordarlo a noi dopo un mese che ci siamo insediati perché quelli che stavano prima non sono stati in grado di ottemperare agli obblighi». L’esponente di punta del Pd ripercorre tutte le fasi: «appena insediati abbiamo messo mano alla questione bilancio effettuando una vera e propria ricognizione dello stato dell’arte e da subito è apparso che il famoso risanamento è una vera e propria autentica chimera. Del resto a conferma delle nostre preoccupazioni in merito campeggiano la mancata approvazione del Consuntivo 2016 da parte della precedente giunta nonché il parere negativo del Revisore dei conti sul Previsionale 2017 approntato dalla precedente giunta. Da questo punto di vista tutte le risposte non solo ai nostri oppositori ma alla città verranno fornite, questa volta sì carte alla mano, non solo nei consigli comunali preventivati ma anche attraverso dei pubblici incontri con la popolazione».
Antonacci preannuncia inoltre che il comune si costituirà al Tar nel ricorso presentato dalla lista “Noi Atripalda” sull’esito delle elezioni amministrative di giugno: «per difendere la nostra posizione. Siamo convinti innanzitutto che quello che va rispettato è il risultato della consultazione elettorale dell’undici giugno. Appare strano e pretestuoso il ricorso presentato dalla lista di minoranza perché sembra quasi che sia un campagna elettorale infinita. Noi naturalmente non ci faremo trascinare nel clima di astio, diffidenza  e dubbio che il ricorso presentato da Paolo Spagnuolo vuole alimentare. Noi ci rifacciamo al risultato elettorale dell’11 giugno, confidiamo nel lavoro svolto dai presidenti di seggio e dagli scrutatori, fermo restando il massimo rispetto per le istituzioni giuridiche e per questo motivo non abbiamo esitato a costituirci presso il Tar per difendere il risultato elettorale e per difendere la città di Atripalda.
In questo momento l’unica preoccupazione vera è il governo della città con tutte le problematiche che essa ha e che abbiamo ritrovato una volta insediati dopo 5 anni di governo di Paolo Spagnuolo. Una situazione economica fortemente deficitaria, una macchina amministrativa fortemente rallentata nelle sue peculiarità dal precedente governo della città. In generale un forte rallentamento delle attività amministrative sia ordinarie che straordinarie. Per quanto riguarda il ricorso presentato non ci meraviglia che verta nella contestazione del risultato in cinque sezioni su sei dove l’ex sindaco ha incassato una sonora sconfitta».
Antonacci chiarisce anche come si muoverà la nuova amministrazione: «L’unico interesse che la maggioranza ha è quello di governare la città nell’interesse dell’intera cittadinanza. Per noi non esistono cittadini che ci hanno onorato del loro voto o che hanno espresso una diversa posizione elettorale. Per noi esiste solo ed esclusivamente la città di Atripalda nella sua interezza e totalità». Rivendica inoltre il lavoro fatto finora: «A chi ci accusa che dal mese trascorso dalle elezioni si è fatto poco, la risposta secca e netta è rappresentata dai lavori ordinari e straordinari messi in campo dall’assessorato all’ambiente, dalla verifica da parte del delegato al commercio e annona della questione mercato, da un interessamento diretto dell’assessorato ai servizi sociali nella ricognizione dello stato di indigenza di cittadini atripaldesi, nel finanziamento ottenuto per Giullarte che ridà lustro alla città con il recupero di una manifestazione a valenza regionale, nell’impegno del delegato ai Tributi nel lavoro costante insieme al sindaco per definire la programmazione finanziaria del comune, nella verifica generale messa in campo da parte dell’assessorato ai lavori pubblici delle opere a realizzarsi, non ultimo il risanamento del fiume Sabato. Ed ancora il lavoro encomiabile del delegato allo sport e la capacità professionale messa a disposizione della maggioranza da parte della delegata al contenzioso e dell’assessore al personale. In più senza dimenticare la presenza fattiva e costante della vicesindaco. Per cui la risposta che noi vogliamo dare non è a colpi di carta bollata ma l’impegno, la passione, la volontà e la tenacia di dare alla città di Atripalda una nuova prospettiva. Una città che sia capace di ritornare ad essere centro nevralgico dell’intera provincia; una cittadina capace di attrarre e non di escludere. Una città che non deve mai dimenticare quella che è stata la sua storia, la sua cultura e le sue tradizioni. Una città al passo con i tempi  proiettata verso nuove sfide».

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6 risposte a “Seconda diffida prefettizia, il capogruppo di maggioranza Salvatore Antonacci: «E’ la dimostrazione del fallimento dei cinque anni di governo della città dell’amministrazione di Paolo Spagnuolo»”

  1. FRANCESCO ha detto:

    Per dare lustro ad Atripalda non serve GIULLARTE. Atripalda il lustro l’acquista con le strade rifatte, dando vivibilità ai cittadini.
    Non ci possiamo permettere di spendere 40.000 € per due giorni di festa. Bisognerebbe avere il coraggio di rinunciarci , e pretendere contributi adeguati per rimettere a nuovo la nostra città. Questo è quello che mi aspetto da questa nuova amministrazione.

  2. atripaldese ha detto:

    chi conosce bene, e molto meglio, i conti di questo città, sono tuoi compagni di cordata e di viaggio. i bilioni da pagare sono tutti anni 80 e 90. guardati bene intorno prima di parlare.
    landi, tu sii piu chiaro una volta e per tutte. lo pretendo anch’io.

  3. atripaldese ha detto:

    egr,capogruppo ti vorrei solo ricordare per onore della verità che il fallimento di cui parli tiene un preciso responsabile politico ,nella precedente amministrazione e si chiama P.D. ti ricordo ad onor di cronaca che con l’amministrazione di paolo spagnuolo il P.D. era partito di maggioranza, in consiglio,in giunta,ed aveva suoi rappresentanti ai vertici dell’amministrazione,cosi come quando parlate di bilancio,guardati tra le tue file e vedrai,guanti tuoi colleghi tu compreso con responsabilità, politiche che siete coinvolti negli ultimi decenni di vita amministrativa di questa città sempre con ruoli di primo piano,sindaci,vice,ass. al bilancio,tanto per fermarci qua. E SPONTANEA VIENE LA DOMANDA MA CHE CI STAVATE A FARE?

  4. . ha detto:

    salvato’ i responsabili partono da lontano vedi capaldo aquino landi ……cmq mai visto una maggioranza ed una minoranza cosi’ ridicole

  5. analisi ha detto:

    salvatore una sintesi va fatta in pieno,nelle amministrazioni precedenti il tuo partito o gente vicina politicamente a te, a ricoperto sempre incarichi di primo piano se non sbaglio sono passati in questi anni oltre VENTI AMMINISTRATORI RICONDUCIBILI ALLA VOSTRA AREA MO A CHI O BUO.

  6. SERGIO ha detto:

    il fallimento e’ tutto da addebitare al PD quindi ti conviene non parlare anche perche’ gente che fino a qualche tempo fa’ ne hai dette di tutti i colori ora ti siedi in Piazza a prenderti pure il caffe’.giustamente per un po’ di lavoro ci vuole un po’ di sacrificio.

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