I residenti di Alvanite si incontrano per discutere sullo stato di fatto delle abitazioni e sul degrado della contrada di Atripalda
Pubblicato in data: 19/1/2020 alle ore:07:30 • Categoria: Attualità •I residenti di Alvanite si incontrano per discutere sullo stato di fatto delle abitazioni e sul degrado del territorio della grande contrada periferica di Atripalda. L’appuntamento è fissato per questa mattina, alle ore 10,30, nei locali della chiesa di San Pio della contrada.
Una prima riunione che arriva dopo sei mesi di distanza dalla petizione sottoposta nel giugno scorso all’attenzione dell’Amministrazione del sindaco Giuseppe Spagnuolo e tornata di attualità in uno degli ultimi Consigli comunali con la richiesta presentata dal gruppo consiliare “Noi Atripalda” .
L’assemblea di oggi, vede tre punti all’ordine del giorno: stabilità dei prefabbricati pesanti, riqualificazione del quartiere ed eventuale formazione di un comitato di quartiere che manca dal 2011.
«Siamo preoccupati per le condizioni strutturali e la manutenzione degli alloggi comunali» partiva da qui la petizione sottoscritta nel giugno scorso da numerosi residenti del popoloso quartiere periferico della cittadina del Sabato, realizzato nel post terremoto dell’80 per accogliere coloro che avevano perso la proprio abitazione. Nell’istanza i cittadini manifestavano la propria preoccupazione per le condizioni strutturali e di manutenzione delle palazzine da essi occupate, definendole totalmente abbandonate. Istanza che fu discussa in uno degli ultimi consigli comunali su mozione presentata dal gruppo consiliare di minoranza che si è fatto portavoce della petizione. Il sindaco in quell’occasione ha dichiarato che le strutture sono sicure, perché realizzate dopo l’80, e che non è facile reperire risorse per riqualificare la contrada.
All’appuntamento di stamattina potrebbero partecipare consiglieri di maggioranza e opposizione.
Il quartiere dovrebbe essere interessato anche dal progetto “Alvanite quartiere Laboratorio”, intervento che stenta a partire però. Il progetto definitivo approvato prevede la realizzazione di 72 nuovi alloggi: 24 di edilizia residenziale pubblica, 28 in housing sociale (fitto sociale) ed infine altri 20 da cedere con edilizia convenzionata (cooperative). L’intervento dovrebbe portare all’abbattimento di due edifici, c1 e c2, individuati su un totale di 17 edifici, e la ricostruzione di tre nuovi edifici. Spazio anche per una ludoteca, una casa famiglia e per anziani, attività commerciali, percorsi ciclo pedonali, aree a verde e per il gioco dei bambini. Degli 8,5 milioni che serviranno per realizzare i 72 nuovi alloggi e le infrastrutture della popolosa contrada, circa 4,5 milioni dovrebbero essere a carico della Regione Campania. La restante parte, per 3,5milioni di euro a carico di privati con muti agevolati, mentre infine un piccolo contributo dovrebbe arrivare dalle casse comunali (450mila euro).
GLI Kittadini DOVEVANO PREMURARSI DEI LUOGHII……