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“Idee in circolo” fa tappa ad Atripalda: focus su commercio e servizi. Musto, Palladino e Spagnuolo attaccano: «Città allo sbando, amministrazione sorda». Foto

Pubblicato in data: 24/6/2025 alle ore:20:45 • Categoria: Partito Democratico, Politica

Prosegue il ciclo itinerante del Partito Democratico irpino “Idee in circolo – il territorio non è un luogo comune”, organizzato dalla segreteria provinciale del Pd in sinergia con i circoli territoriali della provincia. Dopo Serino, Montoro, Sant’Angelo dei Lombardi e Solofra, giovedì 19 giugno è stata Atripalda a ospitare l’iniziativa. L’incontro si è svolto presso “Taverna Rock”, in piazza Sparavigna, e ha avuto come tema centrale “Commercio e sviluppo. La sfida dei servizi per il futuro di una comunità”.

Ad aprire i lavori il segretario del circolo cittadino, Gerardo Malavena, seguito dagli interventi dell’ex assessore al commercio e oggi consigliere di minoranza del gruppo “Atripalda Futura”, Mirko Musto, della consigliera comunale Pd Nancy Palladino, e dell’ex sindaco e capogruppo di “Atripalda Futura”, Giuseppe Spagnuolo.

Musto: «Mercato ridotto a un’ombra. Distrutti anni di lavoro»

«Quando abbiamo preso in mano il mercato settimanale – ha spiegato Musto – era diviso e disorganizzato. In pochi mesi abbiamo portato il mercato a 200 ambulanti, rendendolo un riferimento provinciale. Oggi, invece, siamo sotto i 90. La gestione è approssimativa e senza visione. Anche sui parcheggi si è fatta marcia indietro, cancellando strumenti utili come il quarto d’ora gratuito».

Palladino: «Costruire un paese normale. Atripalda è diventata virtuale»

Durissimo l’intervento della consigliera Nancy Palladino, che ha definito Atripalda «un paese virtuale governato a colpi di post e video».

«Il commercio è in crisi nera, ma l’amministrazione fa orecchie da mercante. Anche il calo demografico è un’emergenza che nessuno affronta. Abbiamo perso due mila abitanti. E quando anche i supermercati chiudono, significa che siamo al collasso. Le proposte dell’opposizione vengono ignorate, perfino per una stanza in Comune. E il rispetto istituzionale è azzerato, persino alle celebrazioni religiose. Serve un cambio di passo immediato».

Spagnuolo: «Mercato dimezzato, città chiusa al confronto. La fiera si sta spegnendo»

Tagliente l’intervento dell’ex sindaco Giuseppe Spagnuolo, oggi capogruppo di minoranza:

«Ho perso ogni residuo di diplomazia: Atripalda è governata da un’amministrazione chiusa in sé stessa, sorda a ogni voce, anche a quella dei cittadini. Il commercio è solo la punta dell’iceberg: non si ascoltano i comitati, non si risponde alle richieste di chiarimento, si ignorano anche i suggerimenti più semplici, come quello di ripristinare il quarto d’ora gratuito nei parcheggi. Un provvedimento che aveva dato risultati e che ora è inspiegabilmente bloccato».

Spagnuolo ha puntato il dito anche contro il nuovo Piano Urbanistico Comunale:

«Un PUC senza nemmeno un posto auto in più, quando il problema principale in città sono proprio i parcheggi. Avevamo proposto soluzioni nel centro storico, non sono state accolte. Si promette ai cittadini una cosa e poi si fa il contrario. C’è un’impossibilità di dialogo generalizzata, non solo con l’opposizione, ma anche con chi vive la città, con chi ha a cuore il bene comune».

Sulla questione del mercato settimanale, il giudizio è severissimo:

«Una delibera dell’amministrazione prende atto che in tre anni si è perso il 40% degli ambulanti. Nessuno si interroga sul perché, nessuna ipotesi di rilancio o riassegnazione dei posti. L’impressione è che si voglia restringere il mercato per spegnerlo del tutto. Come se fosse un problema da risolvere per eliminazione. Una volta Atripalda aveva una vera fiera: oggi resta solo lo scheletro. E se continua così, tra pochi anni il mercato non esisterà più».

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