luned� 10 febbraio 2025
Flash news:   Nasce Adips Campania, l’associazione dei dirigenti pubblici delle politiche sociali: Carmine De Blasio eletto presidente Banda delle rapine in villa: condannati a 68 anni di carcere. La soddisfazione delle vittime Al PalaDelMauro arriva domani il Gruppo Mascio Orzi Basket L’Avellino tra poche ore in campo a Foggia a caccia del primato Addio a Nicola Sarno storico titolare del caseificio Terminio I “Focaroni di San Sabino” nei versi di Maurizio De Vinco Stasera tornano i “Focaroni di San Sabino”: boom di falò ben 24 Piazza Vittorio Veneto di Atripalda sarà intitolata al dirigente scolastico Elio Parziale Puc, l’ex sindaco Giuseppe Spagnuolo attacca: “troppe osservazioni, piano bocciato dalla città” “Zero in condotta-Lacenodoro scuola”: al via la seconda edizione

Il vescovo Marino celebra la messa per il Santo Patrono Sabino. Poi solenne processione, in serata la Santa Manna

Pubblicato in data: 9/2/2010 alle ore:01:40 • Categoria: Attualità

san-sabino-e-san-romolo-fuori-chiesa-madreE’ il giorno dei festeggiamenti per il Santo Patrono Sabino.
Questa mattina alle ore 11, Concelebrazione Eucaristica presieduta da S.E.Mons. Francesco Marino, vescovo di Avellino presso la chiesa madre di S.Ippolisto Martire.
A seguire alle ore 12.30 la solenne processione per le vie della città.
Le effigi del mezzo busto reliquiario argenteo del Santo Patrono Sabino Vescovo e di S. Romolo Diacono (foto), vengono portate a spalla dai fedeli, mentre nel mese di settembre, le stesse vengono trasportate su un’auto infiorata.
In serata infine, dopo la messa delle 17.30, il parroco di S.Ippolisto Martire, don Enzo De Stefano, distribuirà ai tantissimi fedeli la Santa Manna, altra antichissima tradizione della profonda fede del popolo atripaldese.
Il parroco segna la fronte dei fedeli con la Santa Manna, un liquido benedetto che si dice sia il sudore delle ossa di S.Sabino. Una particolare benedizione dalle mani del sacerdote che esegue un sacro e tradizionale cerimoniale, intingendo una penna d’oca in acqua benedetta, e tracciando sulla fronte dei fedeli un segno di croce.
In passato, il liquido della Santa Manna, ritenuto “miracoloso”, gocciolava dal sarcofago di San Sabino, e veniva raccolto in boccette di vetro per essere utilizzato per benedire in questa ricorrenza i fedeli. Il fenomeno dello sgorgare del liquido dalla tomba del Santo, si interruppe però prima del sisma del 1980. Oggi è sostituto dall’acqua benedetta.

Print Friendly, PDF & Email
Ti È piaciuto questo articolo? Votalo adesso!


Non saranno pubblicati commenti offensivi, diffamanti o lesivi della dignità umana e professionale di amministratori, politici o semplici cittadini. La redazione di AtripaldaNews si riserva la possibilità di pubblicare solo parte del contenuto, procedendo a tagliare le frasi offensive. Invitiamo i nostri lettori, nel rispetto delle regole di una società civile, a firmare con nome e cognome i propri commenti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *