Scippo Civitas, slitta al 16 giugno il corteo di protesta. Il commento di La Sala (MèL)
Pubblicato in data: 6/6/2011 alle ore:21:47 • Categoria: Attualità •Slitta al 16 giugno il corteo di protesta per la Civitas voluto dal comitato pro-Abellinum. La decisione è stata presa nel corso dell’incontro di questo pomeriggio a Palazzo di Città a cui hanno preso parte gli assessori Palladino e Foschi, i consiglieri Iaione e Prezioso, il presidente della Pro Loco Cucciniello, Franco Capaldo e Franco Fioretti. La data è slittata di una settimana per via dell’arrivo ad Avellino del presidente della Regione Stefano Caldoro per incontrare le cooperative sociali previsto proprio per giovedì 9 giugno. Le modalità del corteo restano le stesse: dal Comune si procederà verso piazza Umberto I per poi giungere davanti agli scavi dove suonerà il noto dj Vinyl Jumpy. Ad aderire all’iniziativa voluta dal Comune di Atripalda e dalla Pro Loco anche i comuni di Avellino, Mercogliano e Monteforte Irpino, associazioni culturali, sindacati e società civile.
Abellinum day…
Raffaele La Sala
consigliere comunale “Merito è Libertà”
Leggo che il corteo di protesta (ma contro chi?) e le annesse iniziative pro Abellinum slittano dal 9 al 16 giugno (immagino anche per la concomitante solennità di Sant’Antonio da Padova). Confesso che la cosa (e non ne ho fatto mistero) non mi appassiona ed anzi -mi pare- alimenta piuttosto nella pubblica opinione una pericolosa disaffezione e derive incontrollabili, per quanto in parte giustificate.
Ascolterò volentieri il dj Vinily jampy, del quale sento parlare bene, se la cosa non si trasforma in una sorta di rappresentazione di sdegno indotto, con coreografie, ola e chinosalta…
Non sono sospettabile di antiabellinità, ho sostenuto in ogni sede politica e scientifica l’importanza del sito, al quale -ricordo agli smemorati- ho dedicato attenzione pubblicistica e ricerche storiche, dal 1974 in poi e, nel 1985, ho promosso anche la pr ima importante mostra documentaria della Soprintendenza, nella biblioteca Cassese. Credo, tuttavia, che la questione vada affrontata (e andava affrontata) con determinazione e discrezione, tempestività ed atti amministrativamente e giuridicmente rilevanti. E spero che questo possa ancora farsi. Poi, certo, ogni ulteriore iniziativa va bene. Per esempio perché sgonfiare la mobilitazione già annunciata per il 9 giugno? Perché c’è Caldoro ad Avellino? E, mi chiedo, non avrebbe giovato alla causa una pubblica mobilitazione nella città capoluogo? E proprio in concomintante tempismo con la presenza del Presidente della Giunta regionale?
Il comitato (con consulenza giuridica) mi pare abbia scelto diversamente, mentre assessori ed ex assessori si agitano inutilmente ex post.
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