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Festa della Guardia di Finanza al Gesualdo, l’intervento del comandante Imparato. Presente il sindaco Laurenzano. Guarda il Fotoservizio

Pubblicato in data: 28/6/2011 alle ore:20:23 • Categoria: Attualità

«La Guardia di Finanza di Avellino, in questi ultimi dodici mesi, accanto alle indagini che hanno conquistato la ribalta nazionale ed internazionale, si è mossa come garante dei cittadini che lottano quotidianamente contro un diffuso senso d’ingiustizia». A parlare è il colonnello Mario Imparato, comandante della Fiamme Gialle irpine, in occasione del 237° anniversario della fondazione del Corpo. Nel discorso di apertura della cerimonia, svoltasi ieri sera, per la terza volta dal 2009, nella cornice del Parco del Teatro Gesualdo di Avellino, alla presenza di autorità politiche, religiose, militari e civili, Imparato ha tracciato un resoconto dell’ultimo anno alla guida del Comando provinciale del Corpo. Al quarto anno di permanenza in Irpinia, Imparato elogia le doti «che ho imparato ad riconoscere nella gente di questa terra». Coerenza, buon senso, rispetto degli altri, evitando personalizzazioni, sono state le linee guida lungo le quali Imparato si è mosso nel guidare l’attività delle Fiamme Gialle di Avellino. Un lungo intervento durante il quale non ha difficoltà a parlare anche della recente operazione «Slot» condotta dalla Dda di Napoli (in prima fila c’è il dottore Rosario Cantelmo) che ha portato all’arresto di quattro finanzieri, dei quali uno scarcerato perché estraneo ai fatti, «tutti accadimenti risalenti ad oltre 4 anni fa» assicurando che fin dal suo insediamento «si è dato corso ad ogni accorgimento utile da una parte ad isolare e contestualmente dall’altra, a collaborare pienamente nella comune finalità di far luce». Esprime un giudizio positivo sulla squadra del Comando Provinciale, uscita ancora più unita, dichiarandosi orgoglioso dei propri uomini e dello spirito di corpo, della coesione interna, del senso d’appartenenza. Riassume un lungo elenco di complesse indagini e verifiche con le quali si è riusciti a ricostruire la trama di frodi e truffe ai danni di ignari cittadini ma anche brillanti operazioni di lotta evasione fiscale. Cita l’inchiesta «Welfare», sul mondo della sanità irpina, che ha interessato la Città Ospedaliera di Avellino, l’operazione «Lavornero», quella che ha smascherato i saldi truccati «Sold Out», così com l’impegno nel combattere le truffe nel mondo dei promotori finanziari e nella stipula di polizze assicurative risultate poi fasulle. Grande attenzione in questi mesi gli investigatori hanno riposto nelle denunce dei cittadini «perché più che far pagare le multe occorre impegnarsi a far rispettare le regole, che al blitz estemporaneo è sempre preferibile continuità d’azione e assiduità nella presenza; il Comando Provinciale di Avellino ha posto attenzione a tutte le istanze del cittadino onesto».
Una vicinanza al territorio confermata anche dal potenziamento dell’organico e dal miglioramento delle strutture operative. Un Corpo che vuole essere al passo con i tempi, che trae linfa dal quotidiano, confrontandosi col comparto normativo tributario e fiscale, mediante un costante e continuo rapporto con gli organi di informazione scanditi da incontri periodici «quali mezzo di confronto con la cittadinanza». Coordinamento e collaborazione sono invece le parole chiavi che hanno guidato il colonnello Mario Imparato nei rapporti con gli altri «attori» del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, in un clima favorevole, riconoscendo i meriti «di un sollecito prefetto, il dottore Ennio Blasco che svolge ottimamente il suo ruolo di coordinamento e di regia».
Ad aprire la cerimonia l’arrivo del prefetto, Ennio Blasco, e i gonfaloni della Città di Avellino, quello della Provincia e dei Comuni di Ariano, Sant’Angelo, Solofra e Baiano. In prima fila con Blasco, il questore Sergio Bracco, il colonnello dei Carabinieri, Giovanni Adinolfi, il comandante provinciale del Corpo Forestale Gerardo Panza, Antonio Guerriero procuratore capo di Sant’Angelo dei Lombardi e Luciano D’Emmanuele capo della Procura di Ariano con il presidente del Tribunale, Rodolfo Daniele. Ed ancora Rosario Cantelmo della Dda Di Napoli, il vescovo di Avellino, Francesco Marino, il sindaco Giuseppe Galasso, il presidente di Confidustria, Sabino Basso, i comandanti della Polstrada, Alessandro Salzano, e della Polizia municipale di Avellino, Fabrizio Picariello, con i primi cittadini di Solofra, Guarino, Mercogliano, Carullo e Atripalda, Laurenzano. Assenti invece il capo della Procura di Avellino Angelo Di Popolo, rappresentato da Maria Luisa Buono, e il presidente della Provincia Cosimo Sibilia, impegnato al Senato. Tra il pubblico anche il presidente dell’Ordine degli avvocati Edoardo Volino, i deputati regionali Antonia Ruggiero ed Ettore Zecchino, l’assessore provinciale Domenico Gambacorta, Silvio Sarno e Angelo D’Agostino, Vincenzo Petruzziello (Cgil) e Franco De Feo (Uil).

 

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