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Città sotto choc per la morte di Marco Moschella, oggi l’estremo saluto

Pubblicato in data: 26/8/2012 alle ore:07:03 • Categoria: Cronaca

casa-moschella

Città sotto choc per la tragica morte di Marco Moschella, il ventenne deceduto sul colpo dopo essersi lanciato dal terzo piano della propria abitazione in via Pianodardine ad Atripalda venerdì sera. Troppo gravi le lesioni riportate al cranio e al torace dopo un volo di oltre dieci metri e il violentissimo impatto con il suolo. Il giovane si è tolto la vita  approfittando dell’assenza di entrambi i genitori e del fratello maggiore Vincenzo. Figlio di Emilio Moschella ex consigliere comunale e noto professionista atripaldese, docente e appassionato d’arte nonché candidato sindaco alle scorse elezioni con la lista “Api –Alleanza per Atripalda” e cugino di Vincenzo Moschella attuale consigliere comunale, Marco da qualche tempo aveva mostrato una forte insofferenza personale e familiare accentuatasi probabilmente dopo la separazione dei genitori. Nel pomeriggio al culmine di un momento d’ira avrebbe anche danneggiato alcuni mobili di casa come è stato constatato dai Carabinieri di Avellino e Atripalda giunti sul posto chiamati dagli stessi genitori. Poi in tarda serata, mentre era solo in casa, l’estremo insano gesto che lo ha strappato alla vita a soli vent’anni. Inutili tutti i soccorsi dei sanitari del 118 che hanno trasportato il corpo esanime presso l’obitorio dell’ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino, come disposto dal sostituto Procuratore di turno di Avellino, dott.ssa Maria Luisa Buono, per un esame esterno a cura del medico legale, dott.ssa Carmen Sementa che nella giornata di ieri ha proceduto alla restituzione della salma ai familiari. Nessun dubbio sulla dinamica del terribile accaduto escluso, infatti, il ricorso all’esame autoptico. Secondo i primi accertamenti, i motivi alla base del disperato gesto sono da ricercare nello stato d’insofferenza del giovane, sommato alle tensioni personali e familiari. Il giovane si era diplomato lo scorso anno presso l’Itg Oscar D’Agostino di Avellino e successivamente si era iscritto alla Facoltà di Ingegneria Civile presso l’Università degli Studi di Salerno, attualmente era in cerca di prima occupazione. Il disagio di Marco traspare anche dalla sua pagina di Facebook, “sto vedendo di non fare una brutta fine” risponde pochi giorni fa ad uno degli ultimi post di un amico che lo invitava a farsi vedere. Un’affermazione che, alla luce di quanto accaduto, risulta quasi un presagio.  Si allunga così a cinque il triste elenco dei suicidi ad Atripalda dall’inizio dell’anno, «Sono sconvolto per quanto accaduto, una tragedia che ha colpito un giovane che avrebbe dovuto avere davanti a sé aspettative, sogni e desideri da realizzare – commenta sgomento il sindaco Paolo Spagnuolo al momento fuori città -. Esprimo il cordoglio dell’intera comunità atripaldese all’amico Emilio e alla famiglia alla quale saremo vicini con sincero affetto perché la perdita di un figlio è quanto di più crudele e innaturale possa capitare ad un genitore». La salma lascerà l’obitorio della Città Ospedaliera questo pomeriggio alle 16.30 per raggiungere la Chiesa del Carmine di Atripalda dove alle 17.00 sarà celebrato il rito funebre.

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4 risposte a “Città sotto choc per la morte di Marco Moschella, oggi l’estremo saluto”

  1. sibilla ha detto:

    Le mi piu’ sincere condoglianze ai genitori Emilio e Rita. La morte di un figlio è l’evento piu’ innaturale che possa capitare ad un genitore….ma con l’aiuto della fede in DIO bisogna cercare di farsene una ragione…… anche per i figli superstiti che comunque hanno bisogno dell’affetto dell’amore dei loro CARI . Ecco quello che mi sento di dire a questo Padre e a questa Madre, oggi,il gorno dell’addio al corpo del loro amato figlio perche’ sono sicura che l’anima è gia’ nelle mani DEL PADRE SUPREMO!

  2. […] Città sotto choc per la morte di Marco Moschella, oggi l’estremo saluto […]

  3. Nappo Carmela ha detto:

    Mi dispiace per quello che è successo al giovane Marco Moschella conosco suo padre Emilio e suo fratello. lui lo conoscevo poco a volte lo vedevo. Che riposi in pace sentite condoglianze alla famiglia Moschella

  4. Rita De Piano ha detto:

    Egregio direttore,
    pur avendo deciso di non intervenire su questa terribile e disumana sventura del destino che ha colpito innanzitutto mio figlio, la mia famiglia e quanti lo conobbero, in onor del vero e della memoria di mio figlio è necessaria una rettifica ai suoi articoli poco veritieri; anche se purtroppo nulla cambierà per la disgrazia consumata.
    A tutt’ora nonostante l’ausilio di consulenti non è ancora chiara la dinamica del terribile accaduto, infatti le circostanze ci inducono a dedurre che assai probabilmente si è trattato di una fatalità accidentale, che forse per comodità giudiziale e di cronaca si è da subito deciso suicidio.
    Nonostante la separazione, più che mai abbiamo svolto da sempre il difficile mestiere dei genitori, con le lacune che accomuna tutti i genitori.
    Per quanto riguarda l’intervento dei Carabinieri di Atripalda, il loro intervento maniacale e invasivo, non è stato voluto da noi genitori, anzi.
    I famosi mobili rotti, è semplicemente un lettino della sua cameretta che avrebbe voluto la sostituzione.
    Marco, non era in cerca di prima occupazione, ma già ampliamente occupato.
    Poi se Lei Direttore o i suoi colleghi, con il segno di poi o il forse, riesce ad captare o a vedere il futuro sulle disgrazie degli altri con la sfera di cristallo, si faccia promotore anche di un oroscopo rivolto ai lettori, forse farebbe meno danni, quei danni che restano nel cuore e nella mente.
    Rita De Piano, la mamma

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