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Abellinum, il senatore Grassi: “Più fondi alla Cultura”. Antonacci: “Faremo la nostra parte fino in fondo”

Pubblicato in data: 14/7/2018 alle ore:09:17 • Categoria: Attualità

«Scarsità di fondi e difficoltà ad individuare le persone giuste cui affidare il rilancio e la cura dei beni archeologici: due elementi che apparterranno solo al passato grazie alla nuova politica del cambiamento che la mia presenza qui vuole testimoniare». A parlare è il senatore del Movimento Cinque Stelle Ugo Grassi in occasione del dibattito organizzato dalla Pro Loco dedicato a «Le potenzialità del Parco Archeologico di Abellinum», tenutasi ieri pomeriggio presso la Chiesa di San Nicola da Tolentino per «non spegnere mai i riflettori sulla Civita, – interviene il presidente Lello Labate – purtroppo il Ministero ha tagliato la convenzione per il taglio dell’erba che abbiamo provveduto noi stessi ad attuare per mantenere decoroso il Parco, ci auguriamo che il Comune possa intervenire». Da parte sua l’ente guidato dal sindaco Giuseppe Spagnuolo «si sta attivando per intercettare i fondi, oltre due milioni di euro, relativi al secondo lotto di lavori del Parco, riguardanti il progetto avviato nel 2006 – afferma il delegato al Parco Archeologico Salvatore Antonacci -. Questa amministrazione si è dotata di una delega specifica ad Abellinum proprio perché ne ha colto il valore quale risorsa inestimabile per questa città che un valzer di rimpalli di competenze rischia di offuscare». Ed ancora: «Faremo la nostra parte fino in fondo, grazie anche alla collaborazione con la Sovrintendente Casule – prosegue – affinché cultura, storia e turismo non si disperdano. Anzi, immagino una rete che unisca Aeclanum, Abellinum e Avella». Ad entrare nel merito dei tesori racchiusi in un’area di 25 ettari, sotto vincolo della Sovrintendenza da oltre 50 anni intervallati da vicissitudini legate a lavori, investimenti, espropri e progettualità, è la dottoressa Maria Fariello insieme all’archeologa Annasara Matarazzo: «confidiamo nel finanziamento europeo da sei milioni di euro per realizzare l’Archeopercorso pedonale, storico-artistico e paesaggistico sulla base del protocollo stilato tra Comune e Soprintendenza, e su impulso dell’ex delegato alla Cultura Barbarisi, affinchè tutti gli antichi manufatti esistenti, di cui è previsto recupero, valorizzazione e manutenzione, siano interconnessi». Al dibattito, moderato dal giornalista Pierluigi Melillo, presente anche l’imprenditore Pasquale Pennella, in rappresentanza dei proprietari dei terreni vincolati della Civita: «attendiamo da oltre cinquant’anni, mi auguro che le Istituzioni trasformino Atripalda in una città turistica, rendendola una risorsa per tutti i suoi cittadini».

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