San Sabino, niente falò per i festeggiamenti del Santo Patrono
Pubblicato in data: 5/2/2021 alle ore:09:10 • Categoria: Attualità •«Quest’anno le celebrazioni del 9 febbraio in onore di San Sabino saranno limitate alla parte liturgica in chiesa con il calendario delle messe presso la chiesa madre di Sant’Ippolisto Martire che sarà reso pubblico con un manifesto concordato con il parroco Don Fabio in cui abbiamo deciso di osservare ogni possibile misura precauzionale anti assembramento e anti Covid».
Niente falò ad Atripalda per i festeggiamenti in onore del Santo Patrono previsti per lunedì sera e niente processione martedì prossimo. Ad annunciarlo è il sindaco Giuseppe Spagnuolo al termine della riunione avuta ieri mattina a Palazzo di città con il comandane della Polizia Municipale Domenico Giannetta e il parroco della chiesa madre Don Fabio Mauriello.
«Da alcuni mesi a questa parte abbiamo evitato le manifestazioni esterne e perciò non faremo il falò perché inevitabilmente diventerebbe, proprio perché molto sentito dai cittadini e fedeli devoti al nostro Santo Patrono, un momento di possibile assembramento – prosegue Spagnuolo -. E questo lo dobbiamo continuare ad evitare e far rispettare il protocollo di sicurezza nel pubblico e nel privato. Avremmo difficoltà di controllo per cui quest’anno non ci sarà né il falò in piazza Umberto né saranno consentiti quelli nei quartieri. Purtroppo dobbiamo continuare a tenere la guardia alta per la sicurezza dei nostri concittadini evitando ogni possibile rischio, sperando che a breve ci sia una svolta rispetto alla questione del Covid e che potremo ritornare alle nostre tradizioni».
Le messe si terranno solo nella chiesa madre di Sant’Ippolsito Martire nel centro storico.
Sulla situazione contagi in città, con gli ultimi casi di registrati il primo cittadino conclude: «Non ci sono casi di particolare allarme. Siamo ancora fortunatamente al di sotto del trend che abbiamo registrato in città ad ottobre, novembre e dicembre. La situazione non è difforme a ciò che sta accadendo in provincia. Ovviamente ogni contagio è un momento di attenzione che fa scattare tutta la filiera della verifica dei contatti avuti, che ogni cittadino si è imparato a gestire meglio. Per fortuna c’è un gran numero di guariti».
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