Il gruppo “Mamme 23 settembre” denuncia: «tanti interrogativi per la riapertura in sicurezza ad Atripalda delle scuole»
Pubblicato in data: 14/1/2022 alle ore:09:27 • Categoria: Attualità •Nostro malgrado, a distanza di più di un anno dal settembre 2020, come gruppo “Mamme 23 settembre” torniamo a porci interrogativi pressanti, relativi alla gestione delle procedure anticovid assunte dall’amministrazione locale per la riapertura in sicurezza, delle scuole del comune di Atripalda.
Innanzitutto come prima istanza ci preme con urgenza, chiedere la motivazione per la quale il Comune di Atripalda, a differenza di numerosi Comuni limitrofi, non abbia dotato tutti gli istituti, compresi quelli parastatali, di sanificatori atti al filtraggio forzato dell’aria nelle aule scolastiche.
Aule che ad oggi dopo ben 2 anni e mezzo dall’inzio della pandemia, sono sprovviste finanche di tapparelle o avvolgibili, sostituite in maniera ridicola da cartoncini colorati attaccati alle finestre.
Ci chiediamo come si possa affidare per il ricircolo d’aria, ancora ad oggi, con le varianti che incombono, all’apertura delle finestre a discrezione del corpo docente, considerando le temperature invernali.
Ci domandiamo inoltre, se in concerto con l’istituzione scolastica atripaldese, siano state calendarizzate periodiche sanificazioni straordinarie, oltre alle consuete e giornaliere, affidate al personale Ata.
La preoccupazione delle “Mamme 23 settembre” è aggravata anche dalla poca chiarezza nella gestione della “mensa scolastica”, sprovvista di locali adeguati per ospitare distanziati, gli studenti privi di dispositivi anticovid e chiediamo quindi da subito, di poter permettere l’uscita per il pranzo a casa e il conseguente rientro a scuola, per il prosieguo delle attività pomeridiane.
Grande tristezza ci provoca il sapere inoltre che non viene garantito ad oggi, il diritto alla dad per gli studenti che si trovano in quarantena, a causa di mancanza dellle apparecchiature Lim, di risposte dalla segreteria scolastica a mail o telefonate, o per mancanza di una linea internet adeguata.
Esigiamo con chiarezza e repentina velocità risposte ad i nostri timori di mamme che con paura accompagnano i propri figli in un ambiente scolastico non idoneo a respingere gli attacchi che il Covid sta portando all’indirizzo della nostra comunità.
Lungimiranti nei confronti di un amministrazione ormai miope nei confronti della scuola, in questo momento ci preoccupiamo anche del futuro, chiedendo fin da ora, un chiaro piano di programmazione relativo alla questione container per gli studenti che frequentano e frequenteranno la scuola media Masi.
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