sabato 27 luglio 2024
Flash news:   Festeggiamenti in onore di Sant’Anna, questa sera messa e processione ad Atripalda Sabato 27 luglio il via al Festival “I Luoghi della Musica” Avellino, in biancoverde il calciatore Michele Vano Giuseppe Calabrese trentaduesimo alla gara Sila Epic MTB 2024 Rapina ad Atripalda, sequestro di persona e lesioni personali aggravate: 4 arresti Rapina, sequestro di persona e lesioni personali aggravate: i Carabinieri danno esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 4 indagati Evade dai domiciliari: 31enne di Atripalda arrestato dai Carabinieri Atripalda in lutto: oggi l’addio ad Angela Romano de “I Sognatori” Violento incidente tra due auto ieri sera sulla Statale Settebis Cambi e riorganizzazione della pianta organica al Comune di Atripalda

L’Inail mette in vendita l’ex sede Asl di via Tiratore: asta il 5 ottobre al prezzo di 2 milioni e mezzo

Pubblicato in data: 11/8/2022 alle ore:10:22 • Categoria: Attualità

L’Inail mette sul mercato l’ex sede Asl di Atripalda. Il grande edificio di via Tiratore che si affaccia sul corso del fiume Sabato e che per decenniha ospitato gli uffici e gli ambulatori del Distretto sanitario locale, finito più volte nel mirino dei vandali perché chiuso e abbandonato da decenni, approda sul mercato alla ricerca di un potenziale acquirente. La data di vendita all’asta è fissata per il prossimo 5 ottobre.
L’immobile è costituito da ben cinque corpi distinti tra loro ma uniti con tre piani per una superficie complessiva di circa tredicimila metri quadrati con ampi parcheggi coperti ed esterni al perimetro dell’edificio stesso realizzato lungo la sponda del fiume Sabato per un totale di 27mila metri quadrati.
L’enorme edificio, dopo il trasferimento dei laboratori dell’Azienda Sanitaria Locale di Avellino nei nuovi uffici di via Manfredi e dell’Arpac presso la sede di Avellino in via Circumvallazione, è rimasto chiuso al pubblico. Porte e cancelli sbarrati con lucchetti ovunque. Oltre cinque anni fa l’Inail già provò, con i vertici nazionali e regionali, a pubblicare una manifestazione di interesse per il fitto e la vendita della struttura. Procedura che però non ebbe alcun riscontro positivo. Da allora la situazione di degrado e di abbandono è aumentata con il passare degli anni. Fu anche proposto di utilizzare l’edificio come sede provvisoria del Tribunale di Avellino per consentire all’immobile di piazza D’Armi la realizzazione degli interventi necessari di messa in sicurezza. Ipotesi poi tramontata. Si parlò anche dell’idea come possibile sede distaccata di alcuni corsi universitari, ma ad oggi la struttura è rimasta nel dimenticatoio.
Ora l’Istituto Nazionale di Assicurazione sugli Infortuni sul Lavoro ha messo di nuovo sul mercato l’immobile, nell’ambito di un più ampio piano di alienazione, per un importo di 2 milioni e 550mila euro, 27mila metri quadrati al costo di 94 euro al metro cubo.
Si partiva da un prezzo di 3 milioni di euro iniziali, con un ribasso del 15% dell’importo. L’annuncio, corredato di sette foto, è comparso sul sito Idealista.
Quello di Atripalda è un centro costruito dopo il terremoto, antisismico e moderno ed era previsto anche uno spazio per l’eliporto.
Il futuro ora per i cinque grandi corpi, dopo che l’Asl Avellino e l’Arpac hanno deciso di trasferire i propri uffici sanitari rispettivamente in via Manfredi ad Atripalda e in via Circumvallazione ad Avellino, ad oggi resta un rebus e passa attraverso il mercato.
Una destinazione che il grande immobile della cittadina del Sabato stenta ancora a trovare nonostante la sua ubicazione centrale, a pochi passi da via Fiume e contrada Santissimo, con la sua struttura moderna e ampia dotata di parcheggi anche coperti. Negli anni l’edificio è finito nel mirino dei vandali che hanno completamente distrutto le vetrate.

Print Friendly, PDF & Email
Ti È piaciuto questo articolo? Votalo adesso!


Non saranno pubblicati commenti offensivi, diffamanti o lesivi della dignità umana e professionale di amministratori, politici o semplici cittadini. La redazione di AtripaldaNews si riserva la possibilità di pubblicare solo parte del contenuto, procedendo a tagliare le frasi offensive. Invitiamo i nostri lettori, nel rispetto delle regole di una società civile, a firmare con nome e cognome i propri commenti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *