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“IDEA Atripalda” chiede al Comune di Atripalda la concessione della cittadinanza onoraria a Patrick George Zaki

Pubblicato in data: 10/7/2020 alle ore:18:11 • Categoria: Attualità

Patrick George Zaki ha 27 anni, è uno studente dell’Università di Bologna e si trova detenuto in Egitto dal 7 febbraio scorso. Secondo le parole dei suoi avvocati, gli agenti lo hanno tenuto bendato ed ammanettato per 17 ore in aeroporto, dove lo hanno interrogato. I pubblici ministeri di Mansourahanno ordinato la detenzione preventiva di Zaki, in attesa delle indagini. Tra le accuse mosse troviamo “diffusione di   notizie false”, “incitamento alla protesta” e “istigazione  alla  violenza  e ai crimini terroristici”.

Il 5 marzo, Patrick George Zaki è stato trasferito nella prigione di Tora, al Cairo. Nello stesso giorno, la Commissione Diritti Umani del Senato ha ascoltato l’ambasciatore italiano al Cairo che ha garantito il massimo impegno sul caso.

Dopo la barbara uccisione di Giulio Regeni, ancora avvolta, per molti versi, nel mistero, siamo dinanzi ad un nuovo caso molto simile. L’arresto di Zaki è privo di qualunque fondamento. Oltre tutto, si tratta di un fermo preventivo, che ha visto numerose proroghe e nessuna decisione definitiva. A rendere la situazione ancora più complicata è l’epidemia da Covid-19, che ha, di fatto, contribuito ad allungare una detenzione ingiusta. Ciò ci impone di far sentire la nostra voce, con ogni mezzo possibile.

È per questo che abbiamo deciso, come IDEA Atripalda, di aderire all’iniziativa “100 Città con Patrick”, promossa dalla organizzazione no-profit “GoFair”. Abbiamo, infatti, protocollato presso il Comune di Atripalda, tramite procedura elettronica, la richiesta di discutere una mozione per conferire la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki.

L’iniziativa ha l’obiettivo di far sentire una potentissima voce al Governo centrale, in modo da spingerlo a concedere la cittadinanza italiana a Zaki. Così si avrà la possibilità di salvare la vita ad un innocente.

Molti Comuni stanno rispondendo all’appello di “GoFair”. Anche Atripalda può fare la propria parte, con un piccolo gesto, ma molto significativo.

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