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Comitato Abellinum, il sindaco Spagnuolo spiega l’accordo su via Appia: «la Soprintendenza ha dato il via libera a fare ulteriori indagini e a completare la ristrutturazione dell’impianto»

Pubblicato in data: 9/11/2021 alle ore:12:37 • Categoria: Attualità

«E’ sempre importante che ci sia un’attenzione su quella che è la tutela del nostro patrimonio archeologico». Il sindaco di Atripalda Giuseppe Spagnuolo saluta così la costituzione in città del comitato “Abellinum” nato per la salvaguardia e valorizzazione del patrimonio archeologico.
Un comitato costituito da varie associazioni tra cui la Pro Loco di Atripalda con il presidente Lello Labate, il Gruppo Archeologico Irpino con il presidente Gerardo Troncone, l’associazione Velecha Aps con il presidente Lello Barbarisi, l’Acli Avellino con il presidente Alfredo Cucciniello e infine Heraion con il presidente Emilia Bonaventura. Come sede provvisoria del comitato è stata scelta la sede della  Pro Loco, ubicata sulla rotatoria della Maddalena.
«Se i cittadini si muovono e si attivano anche sotto forma di associazione e comitati è sempre utile per tenere più approfondita la conoscenza e più alta l’attenzione sul nostro patrimonio» prosegue il primo cittadino al quale il comitato ha chiesto un incontro per discutere sui resti dell’anfiteatro di via Appia affiorati alla luce nel mese di aprile. A richiederlo è stato il portavoce Gerardo Troncone.
Nel cantiere di via Appia nel mese di aprile sono stati rinvenuti muri reticolati di un anfiteatro di epoca romana durante l’intervento di riqualificazione di un distributore di benzina. Dopo una lunga sospensione i lavori sono ripresi con un accordo raggiunto tra Soprintendenza ai Baas e privati. Su questo accordo il Comitato chiede lumi e notizie al sindaco.
«Mi hanno chiesto un incontro che terremo probabilmente la settimana prossima – prosegue Spagnuolo -. Mi farà piacere prendere conoscenza con il comitato e approfondire tale tematica. Sui lavori di riqualificazione del distributore di via Appia a noi è pervenuta una documentazione da parte della Soprintendenza che ha definito un accordo con il privato. Daremo cognizione della documentazione in modo che attraverso loro ne venga a conoscenza anche la città, sia dell’azione di tutela della Soprintendenza e poi le decisioni finali assunte. E quindi dell’atto finale con cui la Soprintendenza ha dato il via libera a fare ulteriori indagini e poi a completare la ristrutturazione dell’impianto».
L’accordo prevede infatti che i proprietari dell’area si facciano carico dei costi di un ulteriore allargamento dell’attività di scavo, alla presenza di un archeologo, in un angolo dell’area della stazione di servizio dove è stato rinvenuto un setto murario in ottimo stato di conservazione che verrà dai privati valorizzato e reso visibile alla comunità.
Tutti i reperti invece emersi nel mese di marzo e collocati troppo vicini ai serbatoi dell’impianto di carburante, sono stati ricoperti con teli e terreno e la stazione di servizio sarà realizzata nello stesso punto in cui già era collocata.
Sulla scoperta di via Appia è stato investito anche il ministro della Cultura Dario Franceschini a seguito dell’interrogazione parlamentare presentata dal senatore di Fratelli d’Italia Claudio Barbaro, componente della Commissione Cultura.

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