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Tagli al Parco San Gregorio, il gruppo consiliare Noi Atripalda: “già nel 2019 avevamo manifestato preoccupazione sulle lacune del Piano di Gestione Forestale”

Pubblicato in data: 20/2/2022 alle ore:10:20 • Categoria: Politica

La preoccupazione circa i tagli che ha subito la pineta Sessa, meglio conosciuta come “Parco pubblico di San Gregorio”, ci inducono a chiarire alcuni passaggi istituzionali per onore di verità

Come opposizione consiliare abbiamo votato favorevolmente il “Piano di Gestione Forestale” presentato dall’attuale maggioranza amministrativa durante la seduta di Consiglio Comunale del 29 novembre 2019.

Lo facemmo soprattutto per un motivo: l’approvazione del suddetto piano era propedeutico per l’ottenimento di fondi regionali destinati allo sviluppo delle aree forestali.

È altrettanto vero, però, che in aula consiliare, due anni prima delle odierne polemiche, manifestammo delle preoccupazioni circa l’assenza, nel piano, dell’indicazione del numero di alberi malati e, di conseguenza, della quantità di tagli necessari per salvaguardare il futuro del nostro polmone verde.

Il Piano da noi votato non conteneva alcun riferimento al Piano tagli!

Difatti, come si può leggere a pagina 37 della delibera di Consiglio comunale del 29/11/2019, la sezione riservata al “Piano dei tagli e modalità operativa” risultava vuota.

A questo proposito, così si espresse il consigliere comunale Paolo Spagnuolo: «Riteniamo che sia stato opportuno porre, disciplinare, regolamentare gli interventi che potranno in futuro essere fatti sul Parco. Quindi auspichiamo che questo documento sia una sorta di impegno assunto da questa Amministrazione rispetto alla valorizzazione del Parco. Ripeto, lo votiamo come atto di fiducia, come richiesta di maggiore attenzione per la vera valorizzazione, che non è ovviamente il Piano in sé per sé».

Ancora più eloquente fu l’intervento del consigliere Francesco Mazzariello: «Nel momento in cui si fa un piano del genere mi sarei aspettato, ad esempio, la quantità di alberi, la situazione attuale del Parco. Quali sono quelli da buttare a terra? Quali sono le spese da fare per tagliare quegli alberi? Quali rimangono? La piantagione quant’è? Quanto verrà speso per il personale? Qual è la previsione di recupero dalla legna ricavata?».

A questi nostri dubbi, fu risposto così dal sindaco: «Quello che dice il consigliere Mazzariello è vero, ma sono le fasi successive. Cioè, dopo il Piano, ci sarà il progetto di taglio iniziale per la messa in sicurezza».

Questi stralci di interventi, documentati nella trascrizione del Consiglio comunale (consultabili sul sito web del Comune di Atripalda), chiariscono un passaggio chiave: il nostro gruppo consiliare ha votato a favore un Piano di valorizzazione del Parco, non i tagli che sono stati eseguiti successivamente, senza alcun nostro coinvolgimento ed in maniera non condivisa, né condivisibile! È inutile nascondere che qualcosa non è andato nel verso giusto, che l’attuale amministrazione, come già è accaduto in passato, ha sottovalutato l’impatto delle proprie decisioni sulla comunità. La dimostrazione di queste nostre perplessità, tra l’altro, è rappresentata anche dalla conferenza stampa tenutasi venerdì 18 febbraio, senza alcuna pubblicità, nemmeno nei confronti del consiglio comunale.

Sia chiaro, infine, un concetto: in questa vicenda, il comportamento non del nostro gruppo consiliare, non è l’aspetto più rilevante. Abbiamo ritenuto necessario chiarire questi passaggi soltanto a tutela dei cittadini che ci hanno dato fiducia e per chiarezza d’informazione rispetto alla strumentalizzazione politica creata ad arte da chi, per fini elettorali, sta cercando di confondere i cittadini, accomunandoci alla maggioranza, solo per crearsi uno spazio nella prossima competizione elettorale. Nelle aule adibite al dibattito pubblico, abbiamo sollevato dubbi, paure, preoccupazioni concrete, le stesse che affollano le discusse odierne. Ora, l’unica cosa che conta, è fare chiarezza sul destino del Parco, soltanto questo.

In questi giorni abbiamo ascoltato cittadini residenti nella “zona di San Gregorio” per poter meglio articolare il question time che sottoporremo al delegato competente. 

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