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Referendum per l’acqua pubblica, incontro sabato nella biblioteca comunale

Pubblicato in data: 17/5/2011 alle ore:08:22 • Categoria: Attualità

bibliotecaSabato 21 maggio ad Atripalda nella sala della biblioteca comunale in piazza Sparavigna (interno villa comunale) a partire dalle ore 17.00 ci sarà la proiezione del film “WATER MAKES MONEY“. Una coproduzione di KERNFILM, Achille du Genestoux e La canard aux Mare. Dopo seguirà un dibattito a cura del Comitato provinciale per L’acqua pubblica che vedrà, tra gli altri, gli interventi di Giuseppina Buscaino (coordinatrice provinciale del comitato) e di Claudia Iandolo (scrittrice).
Nel mondo, un miliardo e 400 milioni di persone del pianeta non hanno accesso all’acqua potabile. Il rischio grande è che nell’anno 2025, quando la popolazione supererà gli 8 miliardi di esseri umani, il numero delle persone senza accesso all’acqua potabile aumenti a più di 3 miliardi.
E’ in previsione di ciò che nel 2000 durante il “Forum mondiale sull’acqua” voluto dalla Banca Mondiale, che l’acqua cambia status e da “diritto umano” inalienabile diventa “bisogno umano” che può essere regolato dalle leggi della domanda e dell’offerta. Quindi la parole d’ordine è privatizzare approfittando della carenza d’acqua a detrimento della popolazione e in special modo a danno dei più poveri perché con questa operazione le tariffe idriche aumentano notevolmente.
Infatti le multinazionali hanno fiutato l’affare del secolo. Chi controllerà l’acqua avrà potere e profitto così come è avvenuto col petrolio. E l’acqua privatizzata verrà anche quotata in borsa.
Comincia così una guerra contro i cittadini.
Quella per l’acqua è una guerra discreta che non si combatte con gli eserciti, ma si decide nelle stanze dei grattacieli. Quelli del FMI (fondo monetario internazionale), del WTO (organizzazione mondiale per il commercio), Banca Mondiale e le Multinazionali. Per trarre profitto da un elemento senza il quale non è possibile la vita (l’acqua), calpestano quasi come fossero moscerini, diritti ed esseri umani.
Con la gestione privata viene sospesa l’erogazione con relativo diritto alla vita a coloro che non possono pagare la bolletta.
Ad Aprilia con la gestione di Veolia, le bollette sono aumentate del 300%. A Zingonia (Bergamo) è stata sospesa l’erogazione a 150 famiglie che non potevano pagare. In Gran Bretagna subito dopo la privatizzazione operata dalla Thatcher, ci furono 50.000 distacchi e la qualità dell’acqua si deteriorò rapidamente.
Tagliare l’acqua ai poveri è un atto contro l’umanità che non ci può lasciare indifferenti.
E per questo motivo, la Chiesa Cattolica si è dichiarata contraria alla privatizzazione dell’acqua. Infatti Giovanni Paolo II era contrario alla privatizzazione dell’acqua e Benedetto XVI ed anche i vescovi sono contrari alla privatizzazione dell’acqua.
Il 12 e 13 giugno ci sarà un referendum e si voterà per decidere se vogliamo che la gestione dell’acqua sia pubblica e quindi senza ricavare profitti oppure no. Senza acqua non c’è vita e nessuno ha il diritto di escludere dalla vita chi non può pagare bollette salate. In molti posti nel mondo l’acqua è stata ripubblicizzata perché era troppo costosa e non si faceva la manutenzione delle reti. Non c’erano controlli e la qualità dell’acqua era peggiorata.

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