Accesso agli atti, il Tar accoglie il ricorso dell’imprenditore Sarno contro il Comune
Pubblicato in data: 6/3/2012 alle ore:16:04 • Categoria: Attualità •Il Tar di Salerno dà torto al Comune di Atripalda e accoglie il ricorso presentato lo scorso dicembre dall’imprenditore Alessandro Sarno, titolare dell’impresa edile “Top House” srl. Il privato aveva presentato ricorso per l’annullamento del diniego di accesso agli atti relativi alla concessione del permesso a costruire il “Parco Rubicondo” di via Roma, n. 2205/2011.
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, sezione staccata di Salerno ha pronunciato la sentenza a favore di Alessandro Sarno con la seguente motivazione: “Il ricorso è fondato e va accolto, come da pacifica giurisprudenza in materia. Ed infatti, ai sensi dell’art. 10, comma 2, TUEL, il normale cittadino può ben accedere agli atti amministrativi dell’ente locale di appartenenza, senza alcun condizionamento e senza necessità della previa indicazione delle ragioni della richiesta, dovendosi cautelare la sola segretezza degli atti la cui esibizione è vietata dalla legge o da esigenze di tutela della riservatezza dei terzi. E’ pertanto illegittimo il diniego opposto dall’amministrazione comunale all’istanza di accesso del ricorrente volta a prendere visione di una concessione edilizia e dei documenti ad essa allegati sul presupposto che l’istanza risulti carente di motivazioni relative al legittimo interesse del richiedente, ben potendo questi prendere visione dei suddetti documenti. Come pure è illegittimo il diniego statuito da un piccolo comune riguardi dell’istanza d’accesso a documenti amministrativi formulata da un cittadino per conoscere – ed eventualmente impugnare – le concessioni edilizie a suo giudizio presumibilmente rilasciate in violazione di norme urbanistiche, sussistendo nella specie un evidente interesse personale e concreto per tutela di situazioni giuridicamente rilevanti. Deve dunque ordinarsi all’amministrazione resistente di consentire a parte ricorrente l’accesso agli atti richiesti, entro trenta giorni dalla notificazione della presente decisione, con gli accorgimenti ritenuti necessari per la tutela delle eventuali esigenze di tutela della riservatezza dei terzi. Sussistono giuste ragioni per compensare tra le parti le spese del giudizio“.
Il Tar ha concesso al Comune 30 giorni, a partire dalla data di notifica della sentenza pubblicata lo scorso 15 febbraio per mettere gli atti in questione a disposizione di Alessandro Sarno.
Nel mese di agosto scorso, l’Utc del Comune aveva negato alla “Top House” il permesso a costruire il complesso residenziale nella zona dell’ex Consorzio Agrario di Atripalda. La richiesta, ai sensi del Piano casa regionale, è stata rifiutata a causa dell’altezza dei fabbricati sul progetto, ritenuta superiore alla massima prevista dal Prg. Il titolare dell’impresa chiese allora di visionare gli atti relativi alla concessione rilasciata alla “L.R. Legno” srl, (Piano casa regionale) per la realizzazione del “Parco Rubicondo” di via Roma (immagini a lato). L’Utc, però, si oppose alla richiesta di accesso agli atti, così il ricorso al Tar di Alessandro Sarno. La Giunta comunale a fine dicembre 2011 decise di resistere nel giudizio dopo che, una settimana prima (23/12), il sindaco Laurenzano aveva già affidato l’incarico della difesa del Comune all’avvocato Matteo Anzuoni al quale andrà riconosciuta una parcella di 4.800 euro.
altra bella figura! signori la vera riforma dovrebbe essere che chi comporta danni nell’amministrare li paga di tasca propria! poi vediamo se fanno ancora la corsa alle sedie degli enti !!!