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Caso marò in India, alla Camera e Senato in discussione la mozione dell’ex pizzaiolo atripaldese Fulvio Oliva “Fosforino” con 18mila firme

Pubblicato in data: 13/4/2014 alle ore:10:45 • Categoria: Attualità

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Petizione su Facebook di un pizzaiolo di Atripalda diventa materia di confronto in Parlamento. La petizione firmata erroneamente Fulvio Fosforino (in realtà si tratta di Fulvio Oliva, conosciuto come Fosforino) ha raccolto ben 18 mila firme ed era stata avviata per invitare il governo a discutere della vicenda Marò, arrestati in India.
Il pizzaiolo atripaldese, che fino all’anno scorso gestiva con la famiglia la pizzeria “Ghiotto sfizio” in piazza Cassese, si è trovato incosapevolmente promotore di una raccolta firme che ha avuto un enorme successo anche attraverso il sito internet Firmiamo.it. Un tam-tam in rete che ha portato in poco tempo alla raccolta di ben 18mila firme.
Così ora la sua petizione sarà materia di confronto nel corso della seduta di mercoledì 16 aprile delle Commissioni riunite Affari esteri e Difesa di Camera e Senato. A presentarla i gestori del sito su cui Oliva aveva avviato la raccolta firme «A tutela dei fucilieri di Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, attualmente sottoposti a procedimento penale in India». «Non ho fatto una cosa eclatante. Mi è stata comunicata dai gestori del sito pochi giorni fa – racconta il pizzaiolo atripaldese – che la mia proposta è diventata una vicenda che sarà discussa in Parlamento, e la cosa non può che farmi piacere. Con un gruppo di amici abbiamo deciso di dar vita a questa raccolta di firme dopo che abbiamo vissuto questo dramma dei marò, che sono andati a far il loro dovere e che ora rischiano la pena di morte. Quello che ci ha spinto e perché volgiamo sapere la verità: è mai possibile che non si capisce se sono innocenti o colpevoli? Anche se hanno potuto fare un errore, stavano svolgendo il loro lavoro e sono diventati capro espiatorio di un sistema corrotto».

Ecco il testo che compare sul sito della Camera dei Deputati:
FULVIO FOSFORINO, da Atripalda (Avellino), e numerosissimi altri cittadini chiedono che il Governo adotti iniziative a tutela dei fucilieri di marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, attualmente sottoposti a procedimento penale in India (615).

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4 risposte a “Caso marò in India, alla Camera e Senato in discussione la mozione dell’ex pizzaiolo atripaldese Fulvio Oliva “Fosforino” con 18mila firme”

  1. Gennaro ha detto:

    Devo fare una domanda: ma i due marò hanno sparato e ucciso quei pescatori?

  2. ritmo tribale ha detto:

    le vittime sono i pescatori e le loro famiglie

  3. Bix ha detto:

    Allo stato attuale la NIA incaricata d’indagare sull’accaduto non ha fornito una prova che sia una della loro colpevolezza, anzi emergono molte discrepanze nelle prove raccolte. I fori di entrata dei proiettili risultano essere orizzontali e non dovrebbero esserlo perchè essendo stati sparati da una nave (così suppongono le autorità indiane) dovrebbero avere un’angolazione inclinata. Il calibro delle armi non coincide con quello usato dai fucilieri ecc. ecc. Certo che le famiglie dei pescatori sono le vittime, ci mancherebbe altro, ma aspettiamo a dire che i Marò sono colpevoli perchè potremmo scoprire che anche loro sono vittime ingiustamente trattenute in India da due anni.

  4. sandro p ha detto:

    se hanno sbagliato dovrebbero pagare “anche se non è giusto processarli in India” però la vita di due indiani quando varrebbe da noi?:-> amico

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