Aumenti Tari, il segretario Ardolino (Uniat): “il piano raccolta ha fatto più gli interessi di Irpiniambiente che quelli di Atripalda”
Pubblicato in data: 16/6/2014 alle ore:09:52 • Categoria: Attualità •In riferimento al caos bollette Tarsu è necessario fare un po’ di chiarezza. Io in qualità di sindacalista impegnato soprattutto sul fronte sociale, sono in particolar modo al servizio dei cittadini residenti negli alloggi popolari e comunali, per tanto conosco perfettamente le difficoltà che quotidianamente essi vivono per arrivare alla fine del mese. Purtroppo, come tutti gli anni, il mese di giugno è un mese nero per tutti i contribuenti di Atripalda e non solo, in quanto contemporaneamente siamo costretti a pagare Imu e Tari (nuova denominazione della tassa sui rifiuti) con l’aggiunta quest’anno della Tasi, tributo introdotto dall’attuale governo nazionale. L’aspetto sul quale vorrei soffermarmi è quello legato alla TARI, in quanto ho seguito da vicino la vicenda relativa alla partenza del servizio di raccolta differenziata col sistema porta a porta. Ricordo a me stesso che la partenza di questo servizio è stato a dir poco turbolento, in quanto l’Assessore al ramo era scettico sul reale beneficio economico che avrebbe dato il piano stilato dalla società provinciale Irpiniambiente, tanto da non sottoscrivere il pacchetto preconfezionato di raccolta e smaltimento dei rifiuti che gli veniva proposto. Poi con mia grande sorpresa l’allora Prefetto di Avellino, unico caso probabilmente in irpinia, affidava al segretario comunale il compito di sottoscrivere il suddetto piano. Uno smacco immeritato per un’amministrazione insediatasi da pochi mesi. Oggi a distanza di un anno siamo alle prese con dei costi maggiorati in quanto, dati alla mano, il piano ha fatto più gli interessi di Irpiniambiente che quelli di Atripalda. Ad esempio era proprio necessario acquistare cosi tanti carrellati che sono costati un occhio della testa agli atripaldesi?
Senza dimenticare la scellereta delibera fatta dal Commissario della Provincia, Dott. Coppola, con la quale si determinava il raddoppio del costo di smaltimento della frazione destinata allo STIR: in un sol colpo si è vanificato il vantaggio dato dalla riduzione dell’indifferenziata.
Come se tutto cio non bastasse, quest’anno ci siamo dovuti confrontare col nuovo sistema di calcolo della TARI che tiene conto più del numero dei componenti del nucleo familiare che dei metri quadrati dell’immobile. Metodo a mio avviso sacrosanto in quanto sono le persone a produrre rifiuti e non gli immobili, quindi le famiglie fino a tre componenti hanno avuto una forte riduzione del tributo, mentre famiglie numerose come la mia hanno dovuto fare i conti con un forte aumento. Cosa dolorosa, ma obiettivamente logica.
Il mio auspicio è che tutte le iniziative poste in essere dall’amministrazione comunale, tipo la costruzione dell’ isola ecologica, cosa che il mio sindacato ha sempre auspicato e che mai nessuna amministrazione in passato ha mai programmato, potrà dare in futuro i suoi frutti.
Da qui lancio il mio appello all’amministrazione comunale ad attivare ogni iniziativa possibile per ridurre il peso fiscale a carico dei cittadini, rafforzando l’azione di recupero delle morosità e l’azione di individuazione dell’evasione ed elusione fiscale.
Giovanni Ardolino
Segretario cittadino UNIAT (Unione Nazionale Inquilini Ambiente e Territorio)
sig ardolino ma a noi contribuenti non ci tutela nessuno dobbiamo solo pagare, ma quando non riusciremo piu’ a pagare che succedera’?
Voi sindacati, vi dovete battere affinché venga mandata in soffitta l’idea di pagare anche sulla superficie dell’immobile, ma far pagare per il solo nucleo familiare. Che centrano i mq. dell’ alloggio con la spazzatura?
Ardolino,
porta solidarietà a Battista.
Analisi lucida e puntuale. Bravo Ardolino, non scopriamo oggi che c’è da pagare la TARI, con il nuovo sistema di calcolo c’è chi ha pagato di più e chi ha pagato di meno.
sono un ex atripaldese e che ama molto il mio paese. In rif.to alle tasse potrei scrivere un giornale intero e non e detto che lo farò. Ci sono stati tanti sperperi che purtroppo siamo sempre noi a pagare gli errori e abusi fatto da altri. Alla tassa sui rifiuti c’è un abuso d’ irpiniambiente e sul contratto secondo la mia opinione che in seguito credo di poterlo descrive secondo la mia modesta opinione.