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Nuovo decoro alla tomba funeraria di epoca romana e alla basilica paleocristiana del centro storico. Foto

Pubblicato in data: 19/11/2022 alle ore:18:22 • Categoria: Attualità

Nuovo decoro alla tomba funeraria di epoca romana di parco delle Acacie e alla basilica paleocristiana di vico San Giovaniello nel cuore del centro storico di Atripalda.
L’amministrazione ha proceduto ad eseguire degli interventi di pulizia del sito archeologico di via Ferrovia e al rifacimento dell’impianto di illuminazione della tomba. Rifacimento anche per i pannelli informativi alla basilica paleocristiana di vico San Giovanniello con l’installazione dell’illuminazione con pannello fotovoltaico.
«La strategia è questa. Nell’attesa che maturano gli eventi sui progetti importanti che ci auguriamo vengano finanziati puntiamo a valorizzare l’esistente riportandolo anche a condizioni dignitose – illustra il consigliere delegato alla Cultura, ai Beni storici e alla valorizzazione del parco archeologico di Abellinum, Raffaele Barbarisi -. Naturalmente per quanto riguarda la basilica paleocristiana di vico San Giovaniello era visibile a tutti che lì ci fosse un pannello didattico ammalorato. Per cui abbiamo provveduto ad installare nuovi pannelli in alluminio, più duraturi e abbiamo incominciato a sperimentale l’illuminazioen con pannellini fotovoltaici e poi abbiamo corredato il pannello di QR Code per cui chi si accosta può scaricarsi ogni notizia ed informazione utile».
Ripulita anche l’area adiacente a parco delle Acacie ospitante una tomba funeraria di epoca romana. Un’evidenza archeologica di grande rilevanza divenuta nel tempo più volte ricettacolo di rifiuti. La tomba romana è collocata a poche centinaia di metri dal parco archeologico di Abellinum. Il mausoleo funebre è collocato di fronte a parco delle Acacie. Nell’area circostante, ma soprattutto nel sito archeologico, fino a pochi giorni fa c’erano rifiuti di ogni genere. Carta, plastica, sacchetti, contenitori d’asporto per la pizza, bottiglie di birra, secchi e stampelle. Uno sfregio e un oltraggio alla storia, alle radici e alla memoria di una comunità. Il sito archeologico è protetto da una tettoia e da una recinzione che non è però sufficiente a prevenire e scongiurare tali atti di inciviltà. L’area nel tempo è stata più volte vandalizzata, tanto che i residenti sui social hanno richiesto anche che venga installata la videosorveglianza nella zona.
«Lo spesso tipo di intervento lo abbiamo effettuato anche per la tomba di via Ferrovia, dove abbiamo provveduto a sistemare il cancello e a ripulire l’area – prosegue Barbarisi -. Abbiamo ripristinato anche l’impianto di illuminazione con faretti a lede a basso consumo. Non appeno possibile anche qui installeremo un pannello didattico alimentato con sistema fotovoltaico. Interventi quindi che puntano a mantenere in condizioni dignitose l’esistente. Tante volte lo facciamo insieme alla Soprintendenza, dietro loro autorizzazione, ma naturalmente come risorse di bilancio comunale».

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