Lavori di messa in sicurezza, il delegato Antonacci: «Piccoli interventi sulla qualità della vita cittadina». FOTO
Pubblicato in data: 19/10/2018 alle ore:08:00 • Categoria: Attualità •«Piccoli interventi sulla qualità della vita cittadina». Partono da queste parole del delegato ai Lavori Pubblici, Salvatore Antonacci, postate sulla propria pagina di Fb e corredate da foto, i lavori di riqualificazione ad Atripalda dal centro alle periferie. Piccoli interventi di messa in sicurezza attesi dai cittadini con segnalazioni di intervento giunte dai residenti.
Si è partiti dal salotto buono della città, piazza Umberto I, dove si è provveduti alla sistemazione delle panchine in legno e di nuovi portarifiuti.
Lavori di sistemazione in via Salvi, dove da oltre un mese la carreggiata risultava ristretta a causa della rottura di un tombino, sprofondato nell’asfalto, che aveva portato a transennare l’area.
L’Utc si poi spostato su via Appia: anche qui un tombino sul marciapiede ostruiva il passaggio.
Con un piccolo escavatore si è provveduti a risistemare la zona.
A breve dovrebbe partire anche la manutenzione di diverse pensiline danneggiate nella copertura dal tempo e da balordi, come quella di via Tiratore, che costringono gli utenti degli autobus a doversi proteggere dalla pioggia con gli ombrelli.
Proseguono anche i lavori di sistemazione idraulica e riqualificazione ambientale del fiume Sabato nel tratto cittadino. Dopo la rimozione della tubazione di amianto, l’escavatore sta procedendo a rimuovere il fondo in calcestruzzo dell’alveo tra i due ponti che danno su piazza Umberto.
Intervento che punta a rinaturalizzare il corso d’acqua tra terrazzamenti d’ingegneria naturalistica e passeggiate sul fiume, mettendolo in sicurezza da possibili esondazioni.
ordinarietà soltanto. e i lavori al fiume sabato vengono da molto lontano… forse tuccia/laurenzano addirittura. progetto poi finanziato dalla provincia. nulla di suo delegato antonacci.
riparliamone tra qualche anno di ciò che è stato fatto da lei veramente…. evitando di impossessarsi di ciò che è stato fatto da altrui mani e fatica.