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Il Distretto Asl di Atripalda a rischio smobilitazione, l’appello del dottor Raffaele Piscopo ai primi cittadini e al sindaco Spagnuolo

Pubblicato in data: 23/7/2019 alle ore:07:00 • Categoria: Attualità

Il Distretto Asl di Atripalda a rischio smobilitazione, l’appello del dottor Raffaele Piscopo ai primi cittadini e al sindaco Spagnuolo . Dopo la riduzione del Laboratorio Analisi, funzionante solo due giorni a settimana, con i prelievi effettuati che vengono inviati all’ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi per essere analizzati, è ormai prossima anche la quasi chiusura del reparto di Radiologia, che funzionerà da settembre solo due giorni a settimana. Una smobilitazione del presidio sanitario via Manfredi che preoccupa non poco utenti e pazienti.
«C’è un fondato motivo di pensare che si stia andando incontro ad un  ridimensionamento del Distretto di Atripalda, che è un presidio importante e che serve un bel numero di comuni – esordisce il cardiologo e medico di base, dottor Raffaele Piscopo -. Il Laboratorio di analisi è aperto a singhiozzo, due soli giorni alla settimana, con i prelievi che vengono mandati presso l’ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi per essere analizzati. A rischio anche il servizio di Radiologia, molto utile per noi medici, perché fa diagnostica, con ecografie e radiografie che sono molto importanti per una prima diagnosi e approccio a tutte la patologie. Un lavoro che viene svolto in modo eccellente qui, in loco, e molto rapidamente. Una qualità anche per altri servizi ambulatoriali e specialistici che fornisce il Distretto dell’Asl. Tutti molto ben funzionanti come quello di cardiologia, il centro per il diabete, quello di geriatria e di otorino». Ora preoccupa il ridimensionamento del reparto di Radiologia. «Sono dei segnali che ci fanno pensare ad un ridimensionamento di questa struttura che dal punto di vista del territorio è fondamentale  – prosegue il dottor Piscopo -. Accanto ai centro ospedalieri che hanno come vocazioni quella di affrontare emergenze ed urgenze, il territorio è l’altra parte della medaglia, dove abbiamo le patologie croniche, invalidanti dove si fa prevenzione  che hanno la necessità di avere un raccordo con le strutture ospedaliere. Indebolire il sistema territoriale significa indebolire  in toto il servizio sanitario cittadino. Perciò ridimensionare l’offerta territoriale e non tener conto della necessità di tenerla viva con operatori che operano sul territorio, può portare ad una serie di carenze. Immaginiamo una persona anziana che è costretta a  muoversi o ad accedere a strutture sanitarie ad Avellino o in altri posti  dove le file sono lunghe e le liste d’attesa aumentano».
Da qui l’appello al sindaco di Atripalda Giuseppe Spagnuolo: «vorrei sollecitare i sindaci del nostro territorio, e in particolar modo quello di Atripalda, a rendersi attivi. Il problema sanità  è molto importante . Si parla del discorso inquinamento, ma noi abbiamo la fortuna e il privilegio di avere un Distretto Sanitario nel nostro territorio. Ignorarne l’esistenza o guardare le cose da lontano, non va bene. Quindi vorrei sollecitare una maggiore attenzione e un dialogo forte con l’Asl da parte dei sindaci e in particolare di quello di Atripalda».

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