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Aumenti sosta, il vicesindaco Domenico Landi apre a modifiche e replica alle opposizioni

Pubblicato in data: 1/3/2023 alle ore:19:48 • Categoria: Attualità, Politica

All’indomani della pubblicazione della delibera di giunta si sono avvicendate diverse interpretazioni circa il pagamento della sosta anche nei giorni feriali. Dove è scritto “tutti i giorni dell’anno” manca la parola “feriali”. Quindi si procederà con una integrazione. La delibera integrativa potrà, inoltre, accogliere eventuali istanze che emergeranno dall’interlocuzione con i commercianti ed altri soggetti interessati dal provvedimento.

Le dichiarazioni apparse sulla stampa da parte dei consiglieri di minoranza Giuseppe Spagnuolo e Mirko Musto, circa la rivisitazione del sistema della sosta a pagamento, sono un’offesa all’intelligenza e si reggono su un terreno scivoloso insito di insidie strumentali. Va premesso che la campagna elettorale è abbondantemente terminata e, per questo, la mia sarà un’argomentazione basata su ragionamenti concreti, improntati sulla responsabilità del ruolo, lontano da demagogia, populismo e strumentalizzazione che giungono da parte degli avversari politici.

I consiglieri di minoranza, non avendo argomenti validi per contrastare quanto sta realizzando la nostra amministrazione, tirano in ballo il solito ritornello delle indennità e della società in house che, anche in questo caso nulla centrano. Tanto per essere chiari, le indennità sono prevalentemente finanziate da trasferimenti dello Stato, circa la società partecipata, vorrei ricordare che, al di là delle chiacchiere, nessuno dei consiglieri di minoranza ha eccepito eccezioni ufficiali sugli elaborati alla base della costituzione. Difatti, la fase di consultazione pubblica, prevista dalla norma, si è esaurita senza alcuna osservazione ufficiale messa nero su bianco.

Quando si amministra, a volte vanno anche assunte decisioni impopolari, come quella di procedere all’aumento di una qualsiasi tariffa o imposta, ma è anche vero che le ragioni che hanno indotto la Giunta ad assumere la decisione di intervenire sul sistema della sosta a pagamento vanno in più direzioni e derivano anche dalle indicazioni pervenute dall’Associazione Commercianti di via Roma in un incontro tenutosi nell’ottobre scorso:

  1. Portare la tariffa ad un euro all’ora va a vantaggio della riduzione del tempo di sosta con un aumento della rotazione dei parcheggi che già scarseggiano in città. Se prima, con un euro un’auto veniva lasciata in sosta per due ore, attualmente, con la nuova tariffa, un’auto potrà sostare per un’ora.

Inoltre, in ordine ai 15 minuti gratuiti, come è ben noto, si verifica che quelli che dovevano essere 15 minuti di sosta gratuita diventano “ore di sosta gratuita” a vantaggio dei soliti “furbetti del quarto d’ora” che utilizzano il sistema di stampa ripetuta di ticket gratuiti. Con la rimodulazione tariffaria è stato previsto un importo minimo di 50 centesimi valida per 30 minuti di sosta.

  1. Una tariffa maggiorata dovrebbe anche portare effetti positivi in chiave ambientale. Difatti, disincentiva all’uso dell’autovettura per piccoli spostamenti e comporta minore circolazione di veicoli alla ricerca di un parcheggio grazie ad una maggiore disponibilità di stalli liberi. Inoltre, viene data la possibilità a conducenti di veicoli elettrici di parcheggiare in tutte le aree al costo della convenzione prevista per i residenti.
  2. Quando il consigliere Spagnuolo afferma che è falso, da parte mia, parlare di copertura dei costi per giustificare l’aumento della tariffa della sosta, rispondo, come è mia consuetudine, con dati alla mano (fonte: Polizia Municipale di Atripalda).
  • Gli incassi complessivi dalla sosta a pagamento sono mediamente di circa 100 mila euro l’anno:
  • Incasso sosta (parcometri e convenzioni) anno 2021, euro 106.943,00;
  • Incasso sosta (parcometri e convenzioni) anno 2022, euro 94.425,00.
  • A fronte di tali entrate in Comune effettua le seguenti spese:
  • Controllo della sosta affidato a cooperativa esterna con due ausiliari per turno da due ore euro 46.848,00 annui;
  • Servizio di scassettamento affidato ad Istituto di Vigilanza privata euro 5.694,00 annui;
  • Rata investimento per l’acquisto dei parcometri e del sistema a sbarre del parcheggio Don Peppe Diana (spesa impegnata dalla precedente amministrazione e non pagata) euro 130.399,44 annui, divisi in 12 rate mensili con ammortamento complessivo in 60 rate mensili di euro 10.866,62 da pagare negli anni dal 2022 al 2027;
  • Manutenzione parcometri (a fine ammortamento) euro 33.481,00 annui;

Considerata, dunque, una spesa complessiva, per i prossimi 5 anni, di euro 182.941,44, potrebbero spiegare i solidali consiglieri di minoranza Spagnuolo e Musto, se è un comportamento responsabile continuare a perdere circa 80.000,00 euro annui sulla sosta a pagamento?

E, con l’ampliamento delle aree di sosta, da loro previsto, sarà mai possibile effettuare il controllo da via Appia a via Pianodardine, passando per il centro, con lo stesso numero di ausiliari e per solo due ore la mattina e due ore il pomeriggio (nonostante la prevista App)?

Con l’inevitabile aumento delle ore per il controllo, la perdita dei circa 80.000,00 euro resterà tale o sarà destinata, inevitabilmente, ad aumentare?

Il consigliere Spagnuolo, ancora una volta, sposta l’attenzione sul fronte economico e lo fa in modo scorretto senza chiarire fino in fondo ciò che afferma. Parla di aver impegnato interamente la spesa per l’acquisto dei parcometri ma non dice, appunto, che il pagamento dell’investimento andava effettuato in 60 rate mensili di 10.866,62 euro a partire dall’anno 2022 e con termine nell’anno 2027. Questo è ciò che ha lasciato in eredità la sua amministrazione. Pertanto, pregherei una volta per tutte, di non confondere i cittadini su questioni tecnico-amministrative diffuse in maniera tendenziosa.

Anzi, nei prossimi mesi, dovranno essere gli stessi consiglieri della ex maggioranza a dover dar conto ai cittadini della loro gestione del bilancio comunale che a più riprese hanno dato per risanato.

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