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Videosorveglianza spenta in città ed ennesimo raid all’Utc, parla il sindaco Spagnuolo: «saranno riaccese in tempi brevi non appena completata l’attività di adeguamento alla nuova normativa sul trattamento dei dati personali»

Pubblicato in data: 30/11/2018 alle ore:09:00 • Categoria: Attualità

«Tutto il sistema di videosorveglianza sul territorio comunale non è in questo momento funzionante semplicemente perché stiamo completando l’attività per conformarci alla nuova normativa sul trattamento dei dati personali». A parlare è il sindaco Geppino Spagnuolo dopo il quarto raid avvenuto giorni fa ai danni dell’Ufficio tecnico. Il sistema di videosorveglianza, con le sue oltre dieci telecamere, è spento da mesi per adeguarsi al nuovo G.D.P.R. entrato in vigore lo scorso maggio con il decreto legislativo 101 del 2018.
«Non c’è nulla di correlato all’impianto ma ai procedimenti successivi all’acquisizione delle immagini – prosegue il sindaco -. Questo aspetto è in via di completamento. Come Amministrazione, essendo un’attività molto specialistica questa della responsabilità del trattamento dei dati connessa alla mappatura dei procedimenti interni, alla gestione delle banche dati interne, abbiamo inteso affidare questo servizio all’esterno, ritenendolo un servizio specialistico le cui competente non erano facilmente reperibili all’interno, proprio per velocizzare il tutto e avere una risposta qualitativamente idonea».
Oltre una decina sono le telecamere che finora hanno funzionato nel centro città con quattro varchi di rilevazione targhe: Alvanite, via Roma, via Manfredi e via Appia. Il Comune sta procedendo all’individuazione di una figura che vada a monitorare e garantire che vengono osservati tutti i termini del trattamento dei dati. «Credo che nella prossima settimana formalizzeremo la nomina del responsabile D.P.O. – continua – che è una figura esterna specialistica in materia di informatica e di normativa sul trattamento dei dati. A valle di questo si procederà a tutte le attività interne per standardizzare i procedimenti dell’Ente e per renderli tutti conformi alla nuova normativa. Tra questi c’è prioritariamente il trattamento delle immagini dei dati acquisiti dal servizio di videosorveglianza in modo da farlo ripartire in tempi brevi. L’attività del DPO varrà anche per tutte le altri attività dell’ente dove ci sono banche dati consistenti come i tributi, sanzioni, l’anagrafe e il settore urbanistica. Quindi faremo una verifica delle modalità di procedimento in modo che con l’aiuto del nuovo responsabile Dpo ci conformeremo alla nuova normativa e se ci sono delle criticità li risolveremo».
Sull’ennesimo raid all’Utc, Spagnuolo conclude così: «avevamo comunque delle misure di contrasto come le sbarre alle finestre e la videosorveglianza in piazzetta Pergola che è solo sul lato d’ingresso e che quindi non avrebbe scongiurato. Ci sono altre finestre non protette ma che non sono di facile accesso che saranno state utilizzate e provvederemo anche su quest’altre ad estendere le misure anti intrusione. Faremo un ulteriore intervento in questo senso e riattiveremo anche la videosorveglianza». Un quarto raid che preoccupa il primo cittadino: «anche se da verifica effettuata non c’è niente di rilevante sottratto. Preoccupa il fatto che siamo nel mirino di tali azioni. Attività malavitose, criminali o di semplici balordi che sono da stigmatizzare e di cui preoccuparsi».

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