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Acquisizione a patrimonio pubblico dell’ex sede Asl di via Tiratore, Geppino Spagnuolo tuona: “idea fantasiosa”

Pubblicato in data: 3/9/2022 alle ore:14:04 • Categoria: Attualità, Politica

«E’ una proposta che sa di fantasioso quella di procedere all’acquisizione dell’ex sede Asl nel caso in cui l’asta di ottobre vada deserta». A sollevare più di un dubbio sul progetto contenuto nelle linee programmatiche di mandato approvate in Consiglio comunale l’altra sera dalla maggioranza è l’ex sindaco Giuseppe Spagnuolo. L’ex primo cittadino si mostra infatti perplesso sull’idea alla quale sta lavorando il sindaco Paolo Spagnuolo che punta all’acquisizione a patrimonio comunale dell’ex immobile di via Tiratore, inutilizzato e abbandonato da decenni e messo in vendita dall’Inail nel caso in cui l’asta fissata per il prossimo 5 ottobre vada deserta. Se la vendita andrà a vuoto Paolo Spagnuolo, forte del sostegno della maggioranza, proverà ad inserirsi per tentare l’acquisto del grande edificio che si affaccia sul corso del fiume Sabato e che per decenni ha ospitato gli uffici e gli ambulatori del Distretto sanitario locale.
«In Consiglio comunale non è stata data risposta alle nostre richieste – incalza Geppino Spagnuolo – se intendono acquisirlo gratuitamente o con un investimento talmente enorme da fare per destinarlo ad attività di cui non si capisce bene. Si parla di associazioni mentre un minimo di investimento in più lo si potrebbe destinare per manutenere la Dogana dei Grani di piazza Umberto che è uno spazio comunale davvero fruibile al centro di Atripalda».
L’amministrazione di Paolo Spagnuolo intende sfruttare, in caso di acquisizione a patrimonio pubblico dell’immobile, «attuando diversi progetti, quali la creazione di un polo di formazione, l’insediamento di attività socio-sanitarie ed assistenziali, una casa di riposo e l’assegnazione di spazi alle associazioni presenti sul territorio».
Proposte troppo generiche per l’ex fascia tricolore Giuseppe Spagnuolo che bolla “come fantasiosa” l’acquisto che richiederebbe un esborso enorme per le dissestate casse comunali salvate dagli introiti derivanti dall’autovelox.
La data di vendita è fissata per il prossimo 5 ottobre. Costituita da ben cinque corpi distinti, per una superficie complessiva di circa 27mila metri quadrati, l’ex sede Asl sarà venduta al costo di 2 milioni e 550mila euro. Si partiva da un prezzo di 3 milioni di euro iniziali, con un ribasso del 15%.
L’Inail ci riprova così a venderla, nell’ambito di un più ampio Piano di alienazione nazionale, 27mila metri quadrati al costo di 94 euro al metro cubo.
«Non si capisce come si possono mettere e fare delle iniziative in un edificio che era nato per ben altro. Perciò è una proposta un po’ strampalata, raffazzonata e generica. Mi sembra un’idea campata in aria. La maggioranza scrive nelle linee programmatiche che vuole collocare nell’edificio le associazioni ma non è chiaro chi e cosa fare» conclude Geppino Spagnuolo.

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