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Scomparsa Monsignor Luigi Barbarito, stamattina la salma nella chiesa madre. Domani i funerali officiati dall’arcivescovo Angelo Becciu: sarà lutto cittadino

Pubblicato in data: 13/3/2017 alle ore:07:30 • Categoria: Cronaca

Dolore per la scomparsa di monsignor Luigi Barbarito, già Nunzio Apostolico in Gran Bretagna. Quella città che lui tanto amava e che portava in giro per il mondo gli rende omaggio, come deciso dal sindaco, proclamando il lutto cittadino durante lo svolgimento delle esequie di domani. L’Arcivescovo, che avrebbe compiuto 95 anni il prossimo 19 aprile,  si è spento nel cuore della scorsa notte presso l’Istituto “San Giuseppe” delle Suore Francescane Immacolatine a Pietradefusi.  Nato ad Atripalda nell’aprile del 1922, studia presso il seminario pontificio regionale “Pio IX” di Benevento e viene ordinato presbitero il 20 agosto 1944. Nel 1951 regge la chiesa di San Francesco d’Assisi a Borgo Ferrovia. Nel novembre 1953 comincia l’apostolato all’estero, come delegato apostolico in Oceania. L’11 giugno 1969 Papa Paolo VI lo nomina nunzio apostolico ad Haiti, delegato apostolico delle Antille ed arcivescovo titolare di Fiorentino. Papa Giovanni Paolo II gli affida invece nel 1993 il compito di nunzio apostolico in Gran Bretagna. È stato membro della Congregazione per le cause dei santi e autore di numerosi libri e pubblicazioni.
Una scomparsa che lascia nel dolore l’intera comunità cattolica irpina e la sua amata Atripalda, dove questa mattina giungerà il feretro presso la chiesa madre di Sant’Ippolisto Martire. Il rito funebre sarà celebrato domani, alle ore 10,30, nella stessa chiesa, dal numero tre del Vaticano, Monsignor Angelo Becciu. Qui sarà tumulato nella Cappella dell’Addolorata. «Sono  rimasto addolorato da questa scomparsa – commenta Don Enzo De Stefano, amministratore della diocesi di Avellino -. Per me era un padre spirituale, una guida. Nutrivo un legame di grande affetto nei suoi riguardi e anche lui per me. Una personalità che ha dato lustro non solo ad Atripalda ma all’Irpinia. Una grande perdita. Quando stava in giro per il mondo teneva a sottolineare l’appartenenza e l’identità irpina.  Dal Paradiso continuerà a pregare per questa nostra terra». Messaggio di cordoglio anche dal sindaco Paolo Spagnuolo: «Apprendo con profondo dolore la triste notizia della scomparsa di Monsignor Luigi Barbarito, uno dei figli più illustri della nostra Atripalda. “Don Luigino”, come lo chiamavano affettuosamente le persone più anziane, era voluto bene da tutti. Un pezzo di storia che purtroppo ci lascia, un uomo di grande cultura, che si è impegnato nell’approfondire la storia e le tradizioni. Di Monsignor conservo gelosamente il ricordo del nostro primo incontro avvenuto nei giorni successivi alla mia elezione a Sindaco,  alla presenza di tanti fedeli mi disse che l’onestà doveva essere alla base del mio mandato. Giovedì scorso mi ha fatto recapitare tramite un comune amico, un suo libro con tanto di affettuosa dedica, come se per un presentimento, avesse voluto omaggiare Atripalda della sua ultima testimonianza. Il suo sorriso e la sua generosità resteranno sempre vivi nel ricordo di tutti gli atripaldesi». Ricordi nitidi anche per il parroco della chiesa madre Don Fabio Mauriello: «Quando ha saputo che dovevo sostituire in città Don Enzo mi ha fatto dono di tante cose belle e testi, ma mi ha fatto tesoro anche di tanti consigli e confidenze. In questa chiesa abbiamo una biblioteca dedicata a lui, nella cappella dell’Immacolata Concezione, con i migliaia di testi che ha donato alla città».

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