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Due sorelle atripaldesi accusate di aver minacciato di morte una giovane e danneggiano la porta d’ ingresso di un appartamento, interrogate dai Carabinieri. I legali: “Sono innocenti”

Pubblicato in data: 30/8/2019 alle ore:06:00 • Categoria: Cronaca

«Siamo innocenti». Così si sono difese due sorelle atripaldesi accusate di aver minacciato di morte una giovane e danneggiano la porta d’ ingresso di un appartamento. Le due, dell’età di 25 e 28 anni, sono state interrogate dai Carabinieri di Atripalda e di Torella dei Lombardi perché indagate dei reati di minacce gravi ex art. 612 comma c.p. e danneggiamento aggravato su bene esposto alla pubblica fede ex art. 635 comma 2 c.p. Il Sostituto Procuratore della Repubblica di Avellino, dottor Iglio, le accusa infatti di aver minacciato di morte una giovane residente in contrada Alvanite e di aver danneggiato il portone d’ingresso di un’abitazione cercando di sfondarlo con calci e pugni.
I fatti risalgono alla sera del 9 aprile 2018, quando intorno alle 22.30 le due sorelle si trovavano all’interno dell’appartamento del padre che stava festeggiando il proprio compleanno in compagnia della famiglia e di alcuni amici. Una vicina di casa infastidita dai rumori e dalle urla provenienti dalla casa del festeggiato, chiese l’intervento dei Carabinieri di Atripalda per schiamazzi notturni.
I militi giunti sul posto bussarono alla porta dove si stavano svolgendo i festeggiamenti e chiesero ai presenti di evitare rumori vista l’ora tarda. Mentre i militi, terminato il loro intervento, si allontanavano dal palazzo, le due sorelle, secondo l’accusa formulata dalla Procura della Repubblica di Avellino, si scagliarono contro la porta di ingresso della loro vicina di casa danneggiandola con calici e pugni, tentando di sfondarla per avventarsi contro la giovane vicina, rea secondo loro di aver chiamato i carabinieri e di aver interrotto la festa del padre. Contemporaneamente all’azione di danneggiamento le due sorelle minacciarono di morte la vicina con frasi pesanti: «esci fuori, ti dobbiamo spaccare la faccia; ti dobbiamo uccidere».
I carabinieri di Atripalda, che in quel momento erano ancora nel cortile del condominio, udirono le forti urla e i colpi inferti nella porta e risalirono di fretta nel palazzo, cercando di calmare le due sorelle.
Dopo aver sedato gli animi, gli uomini della Benemerita scattarono alcune foto della porta danneggiata e scrissero una dettagliata annotazione di servizio poi trasmessa al sostituto procuratore della Repubblica di Avellino, dottor Iglio. Le due sorelle, raggiunte da un avviso di conclusione delle indagini, nei giorni scorsi, sono state interrogate dai Carabinieri di Atripalda e di Torella dei Lombardi, dove attualmente risiede una delle due indagate.  In sede di interrogatorio le due donne. accompagnate dai propri legali di fiducia gli avvocati Gerardo De Vinco e Sabino Rotondi, si sono professate innocenti e hanno respinto ogni addebito. In particolare hanno negato di aver  minacciato di morte la loro vicina di casa e hanno fatto presente ai militari che la porta di ingresso era stata già danneggiata  ancor prima di quel 9 aprile 2018 per fatti e circostanze a loro sconosciuti. La difesa delle due indagate ha redatto una memoria difensiva e ha richiesto l’archiviazione della posizione delle proprie assistite per non aver commesso il fatto.

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