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Questione mercato, gli assessori Di Pietro ed Aquino: «L’Amministrazione a difesa della fiera che resta dov’è. Disponibili al confronto»

Pubblicato in data: 16/3/2011 alle ore:18:50 • Categoria: Comune

mercato«Nell’incontro che si è svolto ieri pomeriggio con i rappresentanti dei venditori su area pubblica, sono state evidenziate le difficoltà che il mercato settimanale sta vivendo, ma è stato messo chiaramente in evidenza che, allo stato attuale, non ci sono altre aree che possono garantire le condizioni igienico – sanitarie minime per ospitare il mercato così com’è», così il vicesindaco di Atripalda Enzo Aquino. «Altri siti di delocalizzazione della fiera avrebbero bisogno di interventi strutturali e di adeguamento igienico – sanitario, che possano garantire la sicurezza dei prodotti e l’incolumità degli avventori – continua Aquino – Atripalda è l’unico paese in provincia che ha un’attrezzatura idonea per ospitare il mercato, nel rispetto delle condizioni igienico – sanitarie imposte dalla normativa legislativa. Il Comune è impegnato a mantenere il mercato del giovedì non solo per la sua valenza tradizionale e culturale, ma anche come catalizzatore economico per la struttura commerciale già presente sul territorio. Negli ultimi anni, la grande distribuzione e la crisi economica che sta attraversando il Paese ha comportato una notevole riduzione dei consumi che ha causato grosse difficoltà anche nella nostra cittadina».
mercato-parco-acacie-2«Se anche il Comune di Avellino sta pensando alla delocalizzazione in periferia del mercato settimanale, significa che la sede attuale crea una serie di problemi, sia di ordine igienico – sanitario che di tutela del pedone», così l’assessore delegato al Commercio Elio Di Pietro. «Sembra, inoltre, che l’Amministrazione Galasso sia orientata a spostarlo proprio nella zona che ospita il mercato atripaldese, in via temporanea – continua l’assessore – un orientamento che deve essere valutato con la massima attenzione, giacché è volontà mia e dell’Amministrazione comunale Laurenzano, difendere l’identità del mercato atripaldese ed evitare problemi di vivibilità ai residenti della zona. Detto questo, ho ribadito, nel corso della riunione con i rappresentanti sindacali dei venditori ambulanti, la massima disponibilità dell’Amministrazione comunale al dialogo e al confronto, così come abbiamo dimostrato. Abbiamo affrontato tematiche ed eventuali soluzioni, ma non si possono perdere di vista i costi che qualsiasi decisione comporta. Non ci sono preclusioni, ovviamente, nel rispettare la decisione del referendum che ha coinvolto poco più di duemila persone, ma la decisione spetta al Consiglio comunale, valutati costi e tempi di realizzazione».

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