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Parco San Gregorio, presentato un esposto alle autorità giudiziarie con trecento firme per fermare il taglio degli alberi. L’amarezza del sindaco

Pubblicato in data: 25/2/2022 alle ore:14:25 • Categoria: Attualità, Cronaca

Trecento firme per bloccare i tagli degli alberi alla Pineta San Gregorio. L’onorevole Alberta De Simone insieme al fondatore del Comitato “Atripalda ben Comune” ieri mattina ha salito le scale del Comando provinciale dei Carabinieri di Avellino per depositare un esposto alle autorità competenti, supportato dal sostegno di circa 300 firme, «contro lo scempio del parco». Contestano l’assenza di un Piano tagli: «Abbiamo posto una serie di interrogativi e chiediamo chiarimenti in merito agli atti. Il piano di gestione forestale deve contenere, ai sensi del regolamento della Regione Campania in materia di tutela e gestione sostenibile del patrimonio forestale regionale, il piano dei tagli e le modalità operative dei tagli, nel rispetto delle indicazioni contenute. Nella specie, nel Piano di gestione forestale della città di Atripalda non si rinviene il piano dei tagli. La pagina 28, intitolata piano dei tagli e modalità operative, è bianca. Il Piano di gestione forestale alla data della sua approvazione risultava privo del piano dei tagli e modalità operative pur essendo quest’ultimo obbligatorio. L’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale, non ha rilasciato alcun parere favorevole, ma si limita a ricordare le disposizioni legislative e le linee guida vigenti. Il ministero dei beni e delle attività culturali, la Soprintendenza archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Salerno e Avellino, non esprime alcun parere e, richiama le disposizioni legislative vigenti» si legge nell’esposto. Da qui la scelta di presentare un esposto: «Ci affidiamo alle Autorità Giudiziarie per avere delle risposte. Ci affidiamo al buon senso per fermare immediatamente i tagli degli alberi. Gli Alberi sono Monumenti e come tali vanni trattati. L’abbattimento approssimativo degli alberi è una prassi che va avanti e non è più tollerabile, dobbiamo cambiare direzione ed è per questo che abbiamo presentato l’esposto».

Tagli che da alcune settimane hanno allarmato la cittadinanza visto che l’area interessata è soggetta a vincolo ambientale, a vincolo idrogeologico e, che all’interno di essa, oltre numerose specie di fauna e flora protetta, ci sono le antiche sorgenti del “Braione”.
Amareggiato e deluso si mostra il sindaco Giuseppe Spagnuolo: «Apprendo della presentazione di questo esposto in Procura. Non ho preso visione nel merito. Noi abbiamo effettuato tutti gli atti tecnici e autorizzativi per procedere a quest’attività che era necessaria per la vita del parco pubblico. Siamo sereni. Ci meraviglia che si utilizzano questi metodi. Già qualche anno fa furono utilizzati questi metodi per contrastare l’attività amministrativa fatta con coscienza e doverosa. Non sono certo questi i metodi di confronto né possono generare qualcosa di utile per la nostra comunità. Rispetto all’attività svolta, alla programmazione, alla valutazione tecnica, alla progettazione e alla messa in esecuzione siamo più che sereni in quanto abbiamo tutte le autorizzazioni e i controlli. Ci meraviglia perciò e ci lascia delusi di come si portano avanti determinate azioni. Affronteremo anche questo con grande serenità come successo in questi anni per altre questioni che poi sono andate tutte nell’affermare la correttezza del nostro operato come amministrazione per la parte dei funzionari, tecnica e politica».

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