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Gargani nell’Udc, cambia la geografia in consiglio comunale

Pubblicato in data: 3/3/2011 alle ore:13:02 • Categoria: Politica, Udc

garganiAll’indomani dell’adesione dell’onorevole Giuseppe Gargani (foto) all’Udc cambia la geografia all’interno del consiglio comunale atripaldese. Cresce l’Unione di Centro che passa da due (Spagnuolo e Acerra) a tre componenti: il consigliere di minoranza Antonio Iannaccone lascia il gruppo Pdl-Adc per abbracciare lo scudocrociato di Pierferdinando Casini.
Scompare così in consiglio comunale l’Adc di Pionati.
Al contrario restano fermi sulle loro posizioni nel Pdl il capogruppo consiliare Massimiliano Del Mauro e l’ex consigliere Attilio Strumolo. «Non mi sorprende la scelta effettuata da Gargani poiché erano note le difficoltà dell’onorevole all’interno del Pdl e abbiamo condiviso con lui le stesse perplessità a livello provinciale – afferma Del Mauro -. Il Popolo della Libertà deve recitare un mea culpa per aver perso un personaggio dallo spessore politico-culturale come Gargani. Continueremo a custodire gelosamente il rapporto d’amicizia anche se non condividiamo la scelta dato che l’attuale sistema elettorale non prevede il terzo polo. Inoltre l’Udc non ha ancora chiarito se è disposto ad aderire al centrosinistra con Vendola e Bersani oppure al centrodestra: è un partito ondivago che non potrà che beneficiare di questo passaggio. All’onorevole vanno i migliori auguri di buon lavoro, noi restiamo fermi nel Pdl».
Una scelta che ha già avuto le prime ripercussioni nell’assetto del consiglio comunale cittadino che vede crescere il partito di Spagnuolo e Acerra, «valutazioni domestiche più complesse le faremo con il tempo, ogni decisione viene presa nella piena legittimità – continua l’ex esponente di Forza Italia -. Per quanto mi riguarda finirò il mandato nel Pdl». La nuova collocazione dell’ex europarlamentare ha, quindi, già avuto i primi riscontri in città. «Pur essendo legato all’onorevole Gargani da una vecchia amicizia non me la sento di seguirlo – dichiara Attilio Strumoloperché scegliere l’Udc significa passare all’opposizione. Pur ammettendo le difficoltà che il Pdl cittadino sta vivendo rimango dove sono stato per undici anni con tutte le contraddizioni che sta vivendo oggi il Popolo della Libertà. Mi auguro che l’Unione di Centro possa dialogare con il centrodestra gettando le basi per un discorso propositivo. La scelta del consigliere Antonio Iannaccone è da ricercare nel suo passato nella Margherita di filone demitiano».

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