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Amministrative 2017, focus sulle emergenze ambientali di Atripalda e Solofra del M5S. Sibilia:«C’è stata sempre una visione preistorica della bonifica nei nostri comuni e provincia, con noi la sperimentazione delle possibili soluzioni scientifiche»

Pubblicato in data: 2/6/2017 alle ore:10:30 • Categoria: MoVimento 5 Stelle Grillo, Politica

«C’è stata sempre una visione preistorica della bonifica nei nostri comuni e nella nostra provincia, con noi parte la sperimentazione delle possibili soluzioni scientifiche». Parte da qui l’affondo del deputato del M5S Carlo Sibilia durante il focus sulle emergenze ambientali di Atripalda e Solofra svoltosi ieri pomeriggio ad Avellino presso il centro di ascolto temporaneo. Ad affrontare le possibili soluzioni scientifiche con lui il professore Alessandro Piccolo, direttore del Cermanu (Centro interdipartimentale di ricerca sulla risonanza magnetica nucleare ed i nuovi materiali) e la senatrice Paola Nugnes, capogruppo M5S in Commissione Ecomafie.
«Oggi abbiamo un’emergenza ambientale e i monitoraggi Arpac parlano chiaro – prosegue Sibilia – . Pensiamo che sia Solofra con la Solofrana e sia la Valle del Sabato possono essere bonificate con delle soluzioni che oggi presentiamo grazie all’aiuto dell’Università Federico II di Napoli e del professor Piccolo che ha hanno fatto delle sperimentazioni su dei metodi a basso costo e basso impatto che possono avere dei risultati diretti. A Solofra e Atripalda, in caso di vittoria, partiremo subito con la sperimentazione di queste tecniche avanzate e già sperimentate. Le chiacchiere stanno a zero. Non si possono certo fare i Contratti di fiume a due giorni dalle elezioni. E’ solo una presa in giro dei cittadini. Invece bisogna occuparsene da subito e noi ce ne prendiamo carico salvaguardando un lavoro della conceria che può essere fatto con altissime tecnologie e con grande qualità e rispetto dell’ambiente. Sono cose innovative, semplicemente rimettono insieme quelli che sono anche i prodotti del compostaggio, creando quella vera economia e bonifica verde e circolare che ci permette di utilizzare dello scarto che invece di mandarlo in Sicilia o ad arricchire altri territori, come diceva il professor Piccolo, lo si utilizza per realizzare qualcosa di buono». La soluzione per il professor Alessandro Piccolo, ordinario di chimica agraria presso l’ateneo federiciano di Portici: «è creare un tavolo tecnico-scientifico che affronti ogni problema specifico con le giuste soluzioni tecnologiche senza per forza importare soluzioni adottate altrove. Esistono soluzioni innovative che con il mio gruppo stiamo portando avanti, che è quello di legare la bonifica dei suoli inquinati, come quelli di Solofra, all’economia circolare del compostaggio dei rifiuti organici della raccolta differenziata. In questa maniera otteniamo un materiale compostato, che ha circa il 10% o 15% di biosolfattanti naturali unici, che posso essere un prodotto economicamente vantaggioso e che possono essere utilizzati per “lavare” letteralmente i suoli. Hanno un’efficienza gigantesca, possono togliere l’80% di inquinanti organici e il 50% di metalli pesanti con un solo lavaggio. E questo significa ridare al suolo sostanza organica dopo aver rimosso gli inquinanti e migliorare le sue funzioni biologiche e di biodiversità». Sui tempi: «dipende dalla disponibilità delle risorse e dalla volontà politica». Per la senatrice Paola Nugnes infine «La Campania è piena di problemi non risolti. Ci vuole innanzitutto volontà politica. Qui è un quarto di secolo che si ipotizzano grosse problematiche ambientali eppure non si fa ancora niente. Le soluzioni del professor Piccolo sono assolutamente la soluzione per il futuro».

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