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Dal 27 al 29 agosto il musik fest “Segnali” nella Villa comunale

Pubblicato in data: 13/8/2010 alle ore:10:18 • Categoria: Attualità, Cultura

segnali-2010Tutto pronto per la quinta edizione di Segnali, il festival organizzato dallʼassociazione musicale-culturale AʼPotea. La manifestazione si svolgerà ad Atripalda lʼultimo weekend di agosto, nei giorni 27, 28 e 29. A fare da location sarà anche questʼanno la Villa comunale, spazio molto apprezzato da chi ci ha suonato nelle edizioni precedenti.
Il programma di questʼanno spazia dalla musica popolare alle band emergenti locali, dalle vecchie glorie del rock italiano alle nuove leve. La prima sera, venerdì 27, sarà aperta dallʼesibizione della band vincitrice di Segnali Emergenti; subito dopo gli Slow Motion Genocide, progetto nato nel 2008 con l’intento di sperimentare liberamente sonorità indie, psycho-rock, metal, post-punk e ritmi esotici. Nasce così il genocidio al rallentatore, con un’attitudine che esclude la parola, ma che si ripropone di comunicare sentimenti allo stato puro con la sola forza della musica.
Si chiuderà con il progetto Caf.One, il cantiere autonomo folk che si avvale della collaborazione di parte dei Zezi e che sicuramente farà ballare il pubblico.
Sabato 28 sarà invece la volta di Denise, giovane giovane artista dI Salerno, con la sua delicatezza musicale non lontana dalla dolcezza pop dei Sundays, il fraseggio folk di Emiliana Torrini e una festa di unicorni con un’orchestra di strumenti giocattolo, riff gentili di chitarra, campanelli e tutti a ballare ancora.
Dopo Denise toccherà al nome di richiamo di questa edizione, Stefano Rampoldi, in arte Edda, ex cantante dei Ritmo Tribale tornato in scena dopo 13 anni di silenzio. Grande attesa dunque per la sua performance, una delle poche al Sud, in cui presenterà i brani del suo lavoro da solista “Semper biot” accompagnato da altri validi musicisti.
Lʼultima serata, domenica 29, vedrà sul palco il duo post-rock graffiante e poetico Album Zootique, dove la batteria (e voce) di Paolo Battista e le chitarre (e voce) di Marco Preziuso si amalgamano in un suono compatto e originale. La ritmica sempre avvolgente fa da cornice ai testi feroci e toccanti del Battista che danno vita a un  repertorio di pezzi incisivi e taglienti: la ricerca linguistica nei testi del B. e la graffiante levità nei suoni del P. hanno raggiunto una maturazione artistica ben definita che aspetta solo di essere ascoltata. A seguire i Deny, formazione avellinese, crocevia di esperienze artistiche, culturali e musicali disparate, dal blues rurale afroamericano alla psichedelia, dal post punk al noise, passando per lʼ avanguardia mitteleuropea. E per il gran finale Vinyl Gianpy, il dj del popolo. Impossibile restare fermi quando cʼè lui con le sue selezioni musicali esclusivamente beat anni 60-70.
Come ogni anno inoltre ci saranno le diverse postazioni reggae ed elettro-tecno, stand espositvi, mostre e installazioni artistiche. Vi aspettiamo numerosi!

Lʼassociazione musicale-culturale AʼPotea

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