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Salta la trattativa per la vendita del Centro Servizi di via San Lorenzo

Pubblicato in data: 1/6/2013 alle ore:10:00 • Categoria: Comune

centro-pmiSalta la trattativa per la vendita del Centro Servizi di via San Lorenzo ad Atripalda. Dopo ben otto gare andate deserte, il Centro destinato alla valorizzazione delle Pmi locali resta invenduto. La trattativa avviata dal sindaco Spagnuolo e dal delegato al Patrimonio Domenico Landi con l’amministratore della “Xenus srl”, la casa farmaceutica interessata all’acquisto, si è chiusa con esito negativo. Il responsabile del Settore Finanziario, dottor Paolo De Giuseppe, con determinazione del 28 maggio 2013, infatti ha preso atto che la trattativa negoziata avviata con la società «Xenus Srl» si è conclusa con la mancata vendita del Centro Servizi di Via San Lorenzo per mancata proposizione dell’offerta formale richiesta.
Infatti l’azienda privata, che aveva avviato la trattativa, presentando una manifestazione d’interesse protocollata nel mese di dicembre, non ha risposto alla diffida inviata dal Comune di presentare entro fine maggio una proposta d’offerta economica. Inoltre il responsabile del II Settore ha deferito alla competenza del Consiglio comunale ogni modifica integrativa al Piano di alienazione dei beni comunali per far fronte al disavanzo di gestione dell’Ente che ammonta a circa tre milioni e seicentomila euro.
L’importo per il quale il comune intendeva cedere la struttura di via San Lorenzo era di 2 milioni e 650 mila euro. Proprio sulla vendita del centro Pmi l’Amministrazione Spagnuolo puntava al risanamento delle casse comunali.
A far saltare l’acquisto da parte della società farmaceutica il mancato sblocco di fondi legati ad un finanziamento dal Ministero delle Attività produttive. Da parte della Xenus ci sarebbe comunque l’intenzione di acquistare l’immobile a porzioni: una prima parte di 650 mila euro e poi un’altra parte per i restanti 2 milioni di euro. «Nel giro di qualche mese – auspica il sindaco – mi auguro che si arrivi alla sua alienazione».

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3 risposte a “Salta la trattativa per la vendita del Centro Servizi di via San Lorenzo”

  1. Antonio ha detto:

    MA FACESSERO LE PERSONE SERIE, SOLDI IN GIRO DA POTER BUTTARE NON CI SONO PIù ! si deve cambiare registro spagnuolo , se no pagherete voi gli scempi fatti da altri ! IL POPOLO STA X ESPLODERE , è QUANDO PARTONO NON LO FERMI PIù CON LE CHIACCHIERE ! RICORDATEVI CHE ANCHE I MIGLIORI ESERCITI HANNO ALZATO BANDIERA BIANCA CONTRO I POPOLI FEROCI ! QUANDO ALLA GENTE MANCA IL PANE NON ESISTONO SANTI! ATTENZIONE.

  2. happy idea ha detto:

    Ma tra “i beni comunali ” esiste solo il CENTRO SERVIZI? Fate lavorare i geometri dipendenti comunale (senza aggiuntivi economici) e fate na bella lista di tutto quello che c’è nel portafoglio proprietà! Il CENTRO LO FITTATE ALLA ASL E…….ANDATE AVANTI! Poi poichè il piatto piange eliminate tutti sti capisettore ed economizzate sugli stipendi che no mese vene e nato se ne va! Chi vole vere’ i monumenti di Atripalda pagasse 1 euro….. Le feste chi è vole se paia… l’Ente si non tene non pote ra! verificate le locazioni e a chi ha stipendi pagassero il dovuto! Ci stanno pensionati che occupano case popolari con figli sposati, nipoti sposati, tutti lavorano e pagano il fitto correlato alla sola pensione del vecchiariello! Chi tene a yacuzzi montata rinta a casa popolare e l’impianto climatizzato paia sulo 5 euro, e vi porta puro e bollette ai servizi sociali. IO VI HO VOTATO SPERANDO CHE VI SCETAVATE E RESTAURASTE LA LEGALITA’! DELUSIONE! DELUSIONE!

  3. altavilla irpina ha detto:

    happy idea tu speravi che cambiavano, non e’ vogliono affronta’ sti problemi come o fatto del fumo che non si devono accendere sterpaglie residui di campagna poi i focaroni si so fatti, l’isochimica continua a sta là e i blocchi di cemento ormai si stanno deteriorando portando alla luce le scorie di amianto in essi contenute, la novolegno fuma dalla mattina alla sera

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