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Diciotto prescrizioni per il tradizionale “O’ Focarone e San Sabino”. Summit al Comune, Spagnuolo: «falò salvi». In arrivo i bracieri da Nusco

Pubblicato in data: 4/2/2014 alle ore:11:40 • Categoria: Comune

falo-riunione-al-comune1Diciotto prescrizioni per il tradizionale “O’ Focarone e San Sabino”. A tanto ammontano le disposizioni che compongono il Vademecum stilato dal comandante della Polizia Municipale, tenente Domenico Giannetta, in vista dell’accensione in città dei falò di sabato sera 8 febbraio in onore del Santo Patrono. In arrivo anche i bracieri di Nusco per evitare che le ceneri possano restare a lungo per terra.«I falò si faranno, la tradizione è salva e continuerà a vivere – afferma il sindaco Paolo Spagnuolo -. Tradizione che va conciliata con la sicurezza, ma non ci sono prescrizioni onerose per i cittadini. Per ovviare alle problematiche dello smaltimento delle ceneri, quest’anno ci siamo rivolti al comune di Nusco, che gentilmente ci presterà i bracieri utilizzati nella notte dei falò, per evitare così il contatto con la sede stradale. L’anno scorso ci furono delle polemiche proprio perché tali residui furono lasciati in strada per un pò di giorni prima dell’intervento di una ditta specializzata».
prescrizioni-falo1Una due giorni di festeggiamenti per San Sabino che viene celebrato ben due volte all’anno: il 9 febbraio, per ricordare la morte del Santo ed il 16 settembre in memoria della traslazione delle ossa dall’altare maggiore della Collegiata di S.Ippolisto allo Specus Martyrum avvenuta nel lontanissimo 1612. Le polemiche dello scorso anno per le prescrizione imposte da Arpac e sindaco ed i controlli delle forze dell’ordine hanno spento gli entusiasmi e la passione degli atripaldesi per i quali l’accensione dei falò, in piazza Umberto ed in ogni zone della città, ha sempre rappresentato una tradizione secolare, una vera e propria gara tra i vari quartieri nell’allestire quello più grande come segno della devozione verso il Santo. Per evitare che quest’anno l’unico focarone che si accenderà, insieme a qualche altro, sarà quello in piazza Umberto curato dai dipendenti dell’Amministrazione comunale ed acceso dal sindaco alle ore 19.30, ecco arrivare il vademecum con la documentazione occorrente da consegnare al Comune e il preavviso di Pubblica Comunicazione da presentare almeno 3 giorni prima alla locale stazione dei carabinieri (entrambi in marca da bollo).
prescrizioni-falo2«Non sono prescrizioni ma modalità di esecuzione per fare svolgere tutto nella legalità e tranquillità. Non vanno viste limitazioni ma a tutela di chi prepara i falò – chiarisce il comandante Giannetta -. La legna da utilizzare deve essere esclusivamente quella vergine da ardere non trattata (certificata da documentazione), niente scarti e rifiuti dei lavori dei campi e delle potature. C’è bisogno inoltre di tre nominativi che si assumano la responsabilità di custodia del falò ed il rispetto di una distanza di sicurezza creando una fascia di rispetto nel caso in cui il falò è molto alto».

accensione-falo3E ieri mattina c’è stata al Comune una lunga riunione tra sindaco Spagnuolo, comandante dei Vigili Giannetta e assessore al Commercio Antonio Iannaccone. Al momento ci sono altre 4 richieste oltre quello di piazza Umberto: a piazza Vittorio Veneto organizzato dalla Confraternita di Santa Monica, dinanzi la chiesa madre di S.Ippolisto, quello della Misericordia a via Pianodardine ed infine quello dei Boy Scout a rampa S.Pasquale.
«In questo modo vogliamo tutelare e salvaguardare la tradizione ed il momento di festa, per farla vivere – conclude l’assessore al Commercio, Antonio Iannaccone -. E’ una modulistica che serve per far fare i falò ed evitare che possano esserci denunce penali. Con una semplice autorizzazione infatti non ci sono più problemi».
Domenica 9 febbraio invece, alle ore 12, Solenne processione con le statue di San Sabino Vescovo e San Romolo Diacono. Alle ore 17.30, presso la chiesa madre di S.Ippolisto Martire, Solenne Concelebrazione Eucaristica con il vescovo Marino. A seguire infine, Don Enzo De Stefano, distribuirà ai tantissimi fedeli la Santa Manna, altra antichissima tradizione. Il parroco segna la fronte dei fedeli con un liquido benedetto che si dice sia il sudore delle ossa di S.Sabino.
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3 risposte a “Diciotto prescrizioni per il tradizionale “O’ Focarone e San Sabino”. Summit al Comune, Spagnuolo: «falò salvi». In arrivo i bracieri da Nusco”

  1. soldato ha detto:

    ma sann appiccià i falò, o sadda i a fa na guerra

  2. Lorenzo ha detto:

    Più che dire sono salvi i falò, con questa amministrazione si deve dire si salvi chi può.

  3. rino ha detto:

    ne potevate mettere na te doe

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