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La nota politica – Laurenzano pronto a surrogare subito dopo Natale i nove consiglieri comunali dimissionari. Ecco chi entra in Consiglio ed i possibili scenari

Pubblicato in data: 18/12/2011 alle ore:10:09 • Categoria: Editoriali, Politica

municipio-porte-aperteLaurenzano pronto a surrogare subito dopo Natale i nove consiglieri comunali dimissionari. Le dimissioni rassegnate venerdì scorso dai quattro esponenti del Pd, tre del gruppo Udc e due del Pdl non sembrano arrestare il sindaco Aldo Laurenzano che appare invece deciso, nonostante la mancanza di una maggioranza politica, a voler evitare il Commissariamento ma anche, come spiega egli stesso «è mio dovere non limitare il diritto di chi è stato in lista, i surroganti. Verificherò perciò se accettano per andare avanti ed evitare il commissario. Poi verificherò se c’è una maggioranza e quindi ne trarrò le conseguenze».
Dimissioni di peso però visto che per l’ex maggioranza c’è il vicesindaco del Pd Enzo Aquino con il capogruppo Antonio Tomasetti, l’assessore all’urbanistica Luigi Tuccia e l’ex assessore Franco Landi. E poi ci sono le dimissioni di tutto il gruppo Udc (Paolo Spagnuolo, Tonino Acerra e Antonio Iannaccone) ed infine il gruppo Pdl (Massimiliano Del Mauro e Tommaso Mazzocca).
Dimissioni tuttavia arrivate alla spicciolata, senza la contestualità degli atti e che non comportano lo scioglimento del Consiglio comunale sul piano tecnico amministrativo (ma su quello politico hanno un significato dirompente) e consentono al sindaco di andare avanti.
L’articolo 141 del TUEL riporta infatti tra i motivi di scioglimento del consiglio comunale la cessazione dalla carica per dimissioni contestuali, ovvero rese anche con atti separati purché contemporaneamente presentati al protocollo dell’ente comunale, della metà più uno dei membri assegnati.
E questo non è avvenuto per cui il sindaco va deciso nel voler provare a surrogare i nove dimissionari. Ma pur cambiando mezzo consiglio comunale, Laurenzano potrebbe ritrovarsi alla fine a non avere una maggioranza politica perché i nuovi ingressi in consiglio potrebbero non essere disposti a concedergli la fiducia.
Inoltre sia il Pdl che l’Udc stanno contattando i non eletti per convincerli a non accettare la surroga, così rendendo impossibile al sindaco di riformare il Consiglio comunale.
Il dato che emerge da queste prime dimissioni è che resta forte la spaccatura nel gruppo consiliare del Partito Democratico visto che mancano ancora all’appello le dimissioni degli assessori Nancy Palladino e Andrea Montuori. Fra i banchi dell’opposizione sono rimasti in carica Prezioso (Fli) e La Sala (MèL). Niente dimissioni anche per Luigi Adamo (Sel), per il gruppo «Centrosinistra per Atripalda» (Troisi, Foschi, Di Pietro e Guerriero) e gli indipendenti Moschella e De Vinco.
Il sindaco è tenuto a convocare il Consiglio per la surroga entro dieci giorni dal momento in cui sono state protocollare: quindi il 27 dicembre, primo giorno utile e non festivo dopo il 26, sempre che domani mattina non arrivino altre dimissioni.
In procinto di diventare consiglieri comunali di Atripalda sono perciò: Napoletano, Sica, Roberto, Saporoso e Losco per la maggioranza e Landi, Nazzaro, Battista e Barbarisi per la minoranza.

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