Inchiesta rotatoria via Appia, il sindaco Spagnuolo non ci sta: “Fuga di notizie, ci vuole maggiore prudenza. Nutro dubbi, via Appia non ha nulla a che vedere con l’Appia Antica”
Pubblicato in data: 3/4/2014 alle ore:10:45 • Categoria: Comune, Cronaca •“La prima considerazione che va fatta ad alta voce è che sinceramente non è giustificabile il fatto che la stampa riporti ormai già da qualche giorno notizie di indagati in maniera anche circostanziata mentre la stazione appaltante non ne sappia niente. Questo significa che c’è stata una fuga di notizie molto grave in Procura che andrebbe evitata ad Avellino come altrove per il rispetto dei soggetti indagati“.
A parlare è il sindaco di Atripalda, Paolo Spagnuolo, il giorno dopo la notizia dell’indagine condotta dal Nipaf del Corpo Forestale dello Stato, agli ordini del comandante provinciale Dolores Curto, sulla costruenda rotatoria di via Appia che ha portato alla denuncia alla Procura della Repubblica di ben sei persone. Truffa e falso in atto pubblico per condotte contro la pubblica fede, le contestazioni di cui dovranno rispondere. Si tratterebbe di tecnici e progettisti comunali e dell’impresa che la sta realizzando. Oltre ad una serie di violazioni urbanistiche ed ambientali, denunciato anche l’illecito smaltimento dei materiali dello stesso cantiere edile che si trova nell’intersezione stradale alle porte della cittadina della Valle del Sabato.
Il primo cittadino solleva anche dubbi sulla mancanza dei permessi e nulla osta della Soprintendenza per realizzare i lavori lungo la via Appia, strada considerata dagli inquirenti di notevole interesse storico-culturale e sottoposta ad una serie di vincoli urbanistici.
“Non sappiamo molto se non quello appreso dalla stampa – prosegue -. Sembra che manchi una autorizzazione preventiva della Soprintendenza essendo via Appia una strada di interesse storico. Su questo nutro dei dubbi, mi sono documentato. Ho consultato qualche esperto storico e tutti mi dicono che via Appia non ha nulla a che vedere con l’Appia Antica”.
Spagnuolo teme anche il rischio che l’indagine possa bloccare a lungo il cantiere: “La terza considerazione è che ben venga dalla Procura di Avellino un’indagine a 360 gradi sull’urbanistica di questa provincia – incalza – ma non dobbiamo creare allarmismi senza i giusti approfondimenti delle questioni, perché ci vuole grande buon senso e cautela in questi casi. Il rischio, a fronte della lodevolissima e importante volontà della Procura di assicurare la tutela del patrimonio storico, si creeranno una serie di cantieri morti che metteranno in ginocchio l’economia di questa provincia. Non lo dimentichiamo che l’edilizia è stata sempre il volano dell’economia e rischiamo di creare un clima da caccia alle streghe. Oggi ci troviamo ad avere un cantiere fermo per un’opera assolutamente necessaria, posta tra il crocevia di via Appia con il raccordo autostradale Avellino-Salerno, che risulta bloccato rispetto ad una situazione tutta da accertare“.
Il sindaco infine auspica prudenza: “sulla mancata autorizzazione preventiva, bisogna interpretare queste norme con il buon senso e tenendo conto delle conseguenze che queste possono dar vita. Procediamo perciò con ordine, ottimo aver istituto dalla parte del dottor Cantelmo un pool di magistrati che si interessano di urbanistica, ed è giusto che chi ha realizzato speculazioni edilizie in queste provincia venga individuato, ma facciamo attenzione“.
LA VERA QUESTIONE SONO I RIFIUTI, NON L’APPIA ANTICA
Due considerazioni,
la prima riguarda la fuga di notizie: mi sembra che l’ufficio stampa del NIPAF, cioè del gruppo della Forestale non sia da considerarsi come un nucleo eversivo ma come un istituzione dello Stato, per tanto, se manda un comunicato stampa è perché lo può fare… caro sindaco, ti piaccia oppure no…..ma visto che tu leggi solo i tuoi comunicati stampa e non te ne freghi di quelli degli altri credi che solo tu possa fare informazione ed invece non è così, e meno male.
seconda considerazione: il sindaco ha detto che ha studiato bene le carte: immagino che lo abbia fatto insieme al “sottosegretario ai beni culturali di Atripalda” Lello Barbarisi, non è vero?????? che sà benissimo per dove si deve andare per andare dove deve andare, e sa anche dove si trova la vecchia ed antica via appia, che non è la stessa della nuova via appaia…mah.
PS: noto un certo tono di arroganza nel comunicato del sindaco pro tempore di Atripalda… brutto segno…
Infine credo che massimo abbia ragione, mi sembra che la questione sia legata al contenuto dei materiali inerti che erano presenti in un primo momento nel cerchio della costruenda rotatoria….
Aspettiamo l’esito delle indagini Sindaco e dopo ne parliamo.
Se non è l’appia “antica”:->quale appia è:->?
Dopo buttate le chiavi.