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“Amministrare oggi tra crisi e prospettive”, il sindaco Spagnuolo chiama a raccolta i primi cittadini dell’hinterland: «L’unione fa la forza al di là delle singole appartenenze politiche. Superare l’isolamento e fare sistema»

Pubblicato in data: 17/10/2013 alle ore:14:30 • Categoria: Comune, Politica

proclamazione-spagnuolo-sindaco«L‘unione fa la forza al di là delle singole appartenenze politiche. Tra i comuni è necessario superare l’isolamento e fare sistema, conoscendo i territori che ci circondano, le loro esigenze, per mettersi assieme. Un passo necessario per contrastare il napolicentrismo e sopravvivere dopo l’abolizione delle Province». A parlare è il sindaco della cittadina del Sabato Paolo Spagnuolo promotore di un confronto tra primi cittadini irpini.  “Amministrare oggi tra crisi e prospettive” è il tema del dibattito, in programma sabato alle ore 10.00 nella Sala Consiliare del Comune, a cui parteciperanno i sindaci di Avellino Paolo Foti, di Mercogliano Massimiliano Carullo, di Solofra Michele Vignola, di Chiusano San Domenico Antonio Reppucci, di Pratola Serra Antonio Aufiero e di Montefredane Valentino Tropeano. Una discussione sulle occasioni e le opportunità di sviluppo che si presentano per il territorio irpino. «Tra sindaci c’è un’esigenza, quella del confronto, per favore innanzitutto uno scambio di informazioni, uno scambio di metodi di amministrazione e soprattutto per favore una certa solidarietà tra Amministrazioni perché ormai non riusciamo più a garantire standard qualitativi di servizi e ad abbattere i costi dei servizi stessi – spiega Spagnuolo -. Per cui l’unica strada è quella di poter condividere taluni servizi. Condivisione che passa necessariamente attraverso uno scambio di solidarietà».
Altro punto fondamentale secondo il primo cittadino di Atripalda, che ricopre anche il ruolo di coordinatore provinciale di Scelta Civica, è fare squadra tra enti per la richiesta di finanziamenti comunitari per opere pubbliche.
«Quasi tutti i finanziamenti previsti dall’Unione Europea con i Fondi strutturali 2014-2020 ruotano intorno al concetto dell’associazionismo tra Comuni – prosegue -. Cioè non sono più perorati i finanziamenti della fontana, dei marciapiedi o di piccole opere al servizio della singola comunità ma si va verso il finanziamento di opere, vuoi per la cultura, per la vivibilità o per l’ambiente che vanno necessariamente a conglobare più territori. Per cui se noi dobbiamo essere pronti alla sfida dei finanziamenti europei, come sindaci dobbiamo responsabilmente confrontarci su queste tematiche. Questo è il motivo per cui nasce questo convegno».
Spagnuolo ci tiene anche a vedere il confronto come occasione per spiegare all’opinione pubblica qual è lo scenario e le problematiche nel quale si sviluppa l’attività amministrativa oggi. «L’impressione che spesso noi sindaci abbiamo è che siamo l’anello debole della catena istituzionale – conclude -. Siamo l’avamposto delle istituzioni senza trincea perché poi se c’è la Regione che taglia su sanità e trasporti, noi ci ritroviamo di fronte ai cittadini per una questione di prossimità e sussidiarietà e quindi siamo oggetto legittimo e giusto delle loro rimostranze ai quali però non abbiamo possibilità di dare risposte perché quei provvedimenti non sono stati adottati da noi. Oggi assistiamo ad una nuova modifica della Tares con i comuni che non hanno ancora la possibilità di predisporre il Bilancio di previsione 2013, che si è trasformato orami in un consuntivo dopo i rinvii, cosa che non fa onore al nostro Paese per cui una delle voci fondamentali, come quella dei rifiuti, al 15 ottobre sappiamo che non esiste più ma che prenderà un altro nome e che scomparirà Tarsu, Tares e Service Tax. Eppure avevamo fatto dei calcoli sulla Tares, su come distribuirla tra cittadini ed imprese, mentre ora ci troviamo a dovere cambiare completamente la prospettiva. Lo scenario è questo, ci muoviamo in un sistema ad ostacoli, che sono talvolta ostacoli insormontabili, che non sono dettati dai sindaci ma dal contesto normativo e dagli enti sovracomunali. Però bisogna dire anche che esistono delle prospettive, come i Fondi strutturali 2014-2020, che passano attraverso un sistema di associazionismo tra comuni. Come Amministrazione abbiamo presentato alla Regione Campania un progetto per quanto riguarda la misura 1.9 cultura, per valorizzare la Dogana dei Grani, insieme a Tufo, Pratola e Prata proprio perché c’era da creare un sistema culturale. Così anche per il Paes, misura 3.3 per l’efficientamento energetico, facendoci coordinare dalla Provincia di Avellino e partecipando insieme a tanti altri comuni».

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2 risposte a ““Amministrare oggi tra crisi e prospettive”, il sindaco Spagnuolo chiama a raccolta i primi cittadini dell’hinterland: «L’unione fa la forza al di là delle singole appartenenze politiche. Superare l’isolamento e fare sistema»”

  1. Bosco ha detto:

    L’unica cosa certa è che la crisi c’è e la si sente. Le prospettive sono solo chiacchiere al vento . Piuttosto consiglierei al ns Sindaco di assicurare ai cittadini una piccola parte dei servizi che gli spettano e non buttare i soldi per i proprietari di cani . Alle deiezioni dei cani ci pensino i proprietari . l’amministrazione si preoccupasse dei cittadini.

  2. lino ha detto:

    apprezzabile iniziativa confrontarsi senza fare le solite polemiche è sempre un fatto positivo.

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