La sfida di Sinistra e Libertà per la regione Campania
Pubblicato in data: 2/3/2010 alle ore:14:25 • Categoria: Politica, Sinistra e Libertà •Sinistra Ecologia e Libertà» sosterrà Vincenzo De Luca a governatore della Campania. Nella rinnovata compagine presenti due esponenti del partito socialista, il consigliere d’opposizione ad Ariano, Giovanni De Vita e la giovane farmacista, Arcangela Iannone, un esponente dell’aria vendoliana, l’ex sindaco di Nusco, Mariagrazia Valentino, e due new entry confluite nel progetto di Sel, rispettivamente, dal Pdci, Antonio Petoia, e dal Prc, Nando Todino. «Per noi la competizione non si esaurisce a livello regionale – ha evidenziato l’avvocato La Vita – ma intendiamo operare una politica che abbia orizzonti nazionali e si occupi di tematiche di ampio respiro come lo smantellamento del sistema scolastico il sostegno alla classe imprenditoriale del sud, dimenticata da questo governo». Particolarmente attivo nel movimento ambientalista contro le discariche di Pustarza e Difesa Grande, La Vita ha voluto poi soffermarsi sul tema dei rifiuti. «Per quello che riguarda le nostre zone – ha detto l’ emergenza non si è mai conclusa e, nei fatti, i nostri territori stanno pagando ancora un conto molto salato». Quindi, è stata la volta di Mariagrazia Valentino, che ha richiamato l’attenzione sull’ importanza dell’accordo di programma fatto con De Luca, e sulla necessità di impostare un nuovo welfare in favore di giovani e precari, i più colpiti dalla crisi, ripensando a livello regionale i principi per l’erogazione del reddito di cittadinanza. Quindi su lavoro e crisi, «occorre operare una nuova politica industriale e produrre nuove soluzioni», ha concluso. E, sul lavoro, si è espresso anche Antonio Petoia. «La Regione deve smetterla di erogare fondi per iniziative che producono contratti a progetto e precariato – ha osservato l’ex vicepresidente provinciale; tali problematiche non possono essere più accantonate. Su questo aspetto la sinistra deve assumere una posizione netta». Infine per Nando: «Ritengo prioritario combattere la devastante cultura del Berlusconismo. Questa destra, che altro non è che la camorra, va combattuta seriamente in una sorta nuova di resistenza che sappia unire tutte le forze democratiche. In questo senso, la cecità di Ferrero e la sua imposizione di non appoggiare de Luca, che pur non essendo il mio candidato ideale sa parlare alla gente in maniera diretta, è stata determinante per l’ uscita da Rifondazione».
Lascia un commento