Ripartono dopo mesi i lavori di rinaturalizzazione del fiume Sabato. Foto
Pubblicato in data: 7/7/2020 alle ore:07:00 • Categoria: Attualità, Comune •«Come da sopralluogo effettuato e da successivo verbale stamattina sono ripresi i lavori nel fiume Sabato». Dopo cinque mesi di stop ieri mattina ha riaperto il cantiere per la rinaturalizzazione del fiume che taglia in due Atripalda. Ad annunciarlo con tanto di foto postate su Facebook è stato il consigliere delegato ai Lavori Pubblici Salvatore Antonacci.
I lavori erano fermi da prima dello scoppio dell’emergenza Coronavirus per divergenze sorte tra la ditta aggiudicatrice dei lavori e la Provincia di Avellino, l’Ente che ha voluto e finanziato il progetto, su come smaltire i detriti accumulati nel letto del fiume. Uno stop che seguiva già altri avvenuti negli scorsi anni. Alla fine si è raggiunto un accordo e ieri mattina un escavatore ha ripreso l’intervento nel tratto del letto del fiume tra i due ponti. A redigere il verbale di sopralluogo i tecnici della Provincia, con l’ufficio direzione lavori con l’ingegnere Massimiliano Roca, il geologo Diego Guerriero e il geometra Sabino Rosamilia, i rappresentanti dell’impresa appaltatrice, signor Giuseppe Capaldo e geometra Danilo Di Masi e del delegato del Comune di Atripalda, Salvatore Antonacci.
I lavori di sistemazione idraulica e riqualificazione ambientale del fiume vedono un progetto messo in campo dall’Ente di Piazza Libertà con un investimento pari a 4.538.695,53 euro. Intervento che punta a rinaturalizzare il corso d’acqua tra terrazzamenti d’ingegneria naturalistica e passeggiate sul fiume, mettendolo in sicurezza da possibili esondazioni. Tutte le opere che si stavano realizzando in cemento armato dovranno essere rivestite con pietra naturale.
L’intervento prevede tra i due ponti sul Sabato la realizzazione di una passeggiata lungo fiume con una soletta a sbalzo. Nel tratto che costeggia la villa comunale invece saranno realizzate opere di ingegneria naturalistica, con terrazzamenti a verde e accessi pedonali per la fruizione pubblica in periodi di portata minima del fiume. La villa degraderà così fino all’alveo del fiume. Da qui fino alla confluenza con il Salzola l’alveo in calcestruzzo sarà sostituito da scogli naturali per dar vita ad una rinaturalizzazione, seppur parziale. Da quel punto di confluenza fino alla località Valleverde, all’altezza dello stadio comunale, per eliminare le esondazioni, l’alveo sarà ripulito dalla vegetazione.
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