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Oggi l’apertura della Porta Santa della chiesa madre di Atripalda e l’avvio del Giubileo Ippolistiano: il messaggio ai fedeli di don Luca Monti

Pubblicato in data: 1/5/2023 alle ore:09:45 • Categoria: Attualità, Cultura
Oggi apertura della Porta Santa nella chiesa madre di Atripalda alla presenza dell’arcivescovo di Napoli Battaglia e l’avvio del Giubileo Ippolistiano. Ecco il messaggio di don Luca Monti ai fedeli:

Chiunque abbia letto qualcosa della nobile storia di Atripalda, si sarà imbattuto su questa espressione del noto archeologo monsignor Aspreno Galante: «Atripalda, per i suoi martiri, deve a tutto diritto annoverarsi fra le città più insigni del cristianesimo».
Perché non prendere sul serio questa sfida? L’inizio del Giubileo Ippolistiano, oltre a celebrare il 1720° anniversario del martirio di Ippolisto e dei primi cristiani di Abellinum, ha diversi obiettivi. Da parroco, le cose che mi stanno più a cuore riguardano ovviamente la vita pastorale e spirituale della comunità cristiana: uno slancio nuovo nella testimonianza di fede, un provvidenziale motivo per tornare alle origini e disegnare un futuro di speranza nel pieno di una stagione plumbea sotto molti punti di vista. Non possiamo arrenderci al male, né abituarci all’idea della guerra come reduci di una battaglia persa ancor prima di combattere! Insomma, dal sangue di Ippolisto dovrà nascere un’audacia evangelica capace di rimetterci in un cammino di entusiasmo. Ovviamente il simbolo dell’apertura della Porta Santa evoca molte cose: è trascorso ormai un decennio da quando Papa Francesco, affascinando credenti e non credenti, ci sta spingendo nella direzione di una grande fiducia in tutto ciò che è umano. È il caso di continuare a vivere in trincea? Papa Francesco è un profeta: la Chiesa è una madre dal cuore sempre aperto! Sono tante le forme di persecuzione e di ingiustizia che schiacciano la dignità di molti fratelli e sorelle. La Chiesa è casa per tutti! La nostra comunità parrocchiale si impegna a trasmettere questo messaggio.
La ripercussione mediatica che ho registrato in questo periodo preparatorio è stata grande e molto positiva. Sono contento che Atripalda abbia risposto con entusiasmo. A questo punto suonano profetiche le parole del Galante: c’è da recuperare una storia di fede che può segnare il futuro di questa splendida cittadina. Perché Atripalda venga conosciuta come “città tra le più insigni del cristianesimo”, occorre il coinvolgimento di tutti. Ma siccome anche da questo punto di vista mi sento molto fiducioso, guardo lontano, sorrido e mi immagino Atripalda di domani: la storia di persecuzione di cui furono vittime Ippolisto e i suoi compagni, segna il passato, il presente e il futuro. Avanti tutta a partire da oggi, accogliendo l’Arcivescovo di Napoli, monsignor Domenico Battaglia che è un testimone di fede e di umanità da cui poterci ispirare.
Don Luca Monti
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