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Crisi al Comune, Cinzia Spiniello (SeL): «Per capire cosa sta accadendo occorre entrare nella logica delle alleanze per le Amministrative 2012 ma basta avere memoria per sfatare la credibilità di ognuno»

Pubblicato in data: 25/9/2011 alle ore:12:21 • Categoria: Politica, Sinistra Ecologia e Libertà

comune-atripaldaSembrerebbe quasi una tragedia shakespeariana quella che vede coinvolta l’amministrazione comunale di Atripalda, così sul finire dell’estate e così sul finire del mandato governativo, dove i protagonisti sembrerebbero ineluttabilmente avviarsi verso il loro drammatico destino. All’improvviso una sfilza di interviste, documenti e dichiarazioni rivelano che tutti hanno qualcosa da dire, tutti a voler salvare la propria reputazione in vista delle prossime elezioni amministrative. Certo non sembra il modo giusto per un rilancio della politica del centrosinistra che agli occhi dei cittadini appare sempre più come “la casta”! Ma difficile è la comprensione bisognerebbe entrare nelle logiche delle intese, delle alleanze, magari del “calcio-mercato” della compravendita di nomi che portino voti alle liste. Per sfatare la credibilità di ognuno servirebbe una discreta memoria, ahimè quella che manca, quando il centrosinistra appariva solido e compatto, felice di aver trovato “finalmente” il sindaco che accontentava tutti, sopratutto capace di condurre sull’altare della vittoria, escludendo senza alcuna esitazione e nessun scrupolo la sinistra radicale. Oggi non una dichiarazione circa le condizioni in cui versa Atripalda. Un pensiero unico, imperante si era impossessato della politica atripaldese, lanciato senza titubanza alcuna: combattere il nemico(?) Capaldo con il quale pure si era governato insieme e tutto ciò in nome del” male minore”. Possibile che non possa esistere invece un bene” maggiore” per questo paese? E’ questa la maledizione che viene da lontano, e perchè chi ha creduto di combatterla, negli anni si è adeguato dimostrando nei fatti di non aver saputo fare meglio? Cosa resta di questi anni? Il resto di niente. Credo di sentirmi una parte di quella sinistra, che per anni mal sopportata è stata costretta a mettersi nell’angolo perchè l’incontro di boxe che si stava disputando non usava armi pari. La coerenza non paga ma proprio perchè sento di non aver nulla da riscuotere, lancio un grido scuotendo la mia e spero altrui coscienza. Non si può sperare di andare da nessuna parte continuando a mentire sulle condizioni generali di Atripalda, non è bastato cambiare il nome a qualche strada per ridare dignità alle genti che l’abitano, non è bastato recupare qualche evento estivo pur di successo (perché negarlo?) per ridare smalto all’opacità che ci avvolge. Ed allora senza remora alcuna perchè pensare di aver fatto il meglio che si potesse fare? Molti sono amministratori da svariati anni, che sapevano le difficoltà a cui sarebbero andati incontro, la crisi economica era già alle porte, perchè fare promesse sapendo di non poterle mantenere? In questo quadro generale vivo con grosso disagio e disappunto la mia appartenenza a Sinistra Ecologia e Libertà sul territorio locale, non trovandomi per nulla d’accordo sulla politica governativa del mio partito. E’ un concetto che ho già espresso altre volte, ma è svilente accorgersi che nessun confronto politico può esistere laddovè il tuo partito si muova discutendo con altri. Non credo di poter guardare al futuro senza pensare al passato perchè ciò che oggi si sta compiendo è frutto di scelte sbagliate, non posso partecipare al prossimo appuntamento elettorale discutendo con coloro che non hanno voluto bene ad atripalda, non posso essere cieca di fronte all’arretramento culturale e sociale che stiamo vivendo, non riesco ad individuare un nemico da abbattere quando non vedo amici, la sinistra deve ritornare a prendersi le proprie responsabilità anche quelle di comprendere che non sempre le alleanze con il centrosinistra sono possibili, non si può non tener conto dei propri territori. Atripalda è un paese che offre poche opportunità di crescita e di sviluppo, se non nessuna, dove se non sei integrato nel giro giusto non hai alcuna possibilità di realizzazione, un paese dove si muore di solitudine nell’indifferenza generale, un paese dove i giovani sono abbandonati a se stessi e restano giovani fino a quarant’anni per ritrovarsi improvvisamente vecchi, un paese dove non può nascere nulla liberamente, un paese che non affascina più nessuno. Non riesco ad abituarmi al peggio perchè resto fermamente convinta che il meglio esiste, ed è quel meglio che voglio continuare a cercare.

Cinzia Spiniello-iscritta Sinistra Ecologia e Libertà-Atripalda
Componente assemblea provinciale di SEL

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