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Pubblicato in data: 20/6/2021 alle ore:11:00 • Categoria: Attualità, Politica, Sinistra Ecologia e Libertà

Abbiamo letto i proclami trionfali dell’Amministrazione che dicono di Atripalda prima in Irpinia, in Italia, nel mondo.

Ma le statistiche enunciate con tanta enfasi dal sindaco sono andate immediatamente in crisi non appena sono stati diffusi i dati pubblicati dall’ASL sulle somministrazioni per centro vaccinale.

Da queste ultime discende con evidenza quello che, in realtà, è sotto gli occhi di tutti: il cattivo funzionamento del centro vaccinale di Atripalda, condizionato da un evidente #errore nella sua scelta.

La struttura prescelta è inadatta in quanto gravemente sottodimensionata, con spazi esterni ridotti e senza parcheggi essendo in pieno centro storico.

Per questo può reggere un numero limitato di accessi e gestire a fatica le prenotazioni.

Una scelta francamente incomprensibile, in controtendenza con quanto avviene ovunque, con l’uso di spazi ampi che consentono di gestire numerosi accessi in sicurezza e soprattutto nel rispetto della privacy.

Atripalda è stata costantemente in ritardo nelle vaccinazioni di tutte le fasce di età con evidente danno per i cittadini rispetto agli altri Irpini e, se è vero che il 50% della sua popolazione si è vaccinato, questo è evidentemente dovuto, come ottimamente sottolineato anche dalla stampa locale, al fatto che una consistente fetta della popolazione si è vaccinata presso altri HUB.

Caro Sindaco, non le sfuggirà che presupposto indispensabile per arrivare a pubblicizzare statistiche è la #trasparenza assoluta dei dati elaborati e una loro opportuna campionatura (CHI si è vaccinato, PERCHÉ, DOVE, ecc…), ugualmente effettuata in maniera trasparente.

Informazioni a cui, manco a dirlo, i cittadini non hanno mai avuto l’onore di avere accesso, neanche da lontano.

Buttare tutto in un unico calderone per tirare fuori un numero magico, una statistica media, non ha alcun significato, anzi è fuorviante….

Lo diceva già cento anni fa, con invidiabile sintesi, Trilussa, nella sua poesia “la statistica”, con il famoso esempio del pollo.

Ma noi siamo rimasti più indietro nell’immaginario dei nostri amministratori.

Per loro non siamo cittadini ma sudditi, che si devono far bastare le informazioni loro concesse, perché: O QUESTO O NIENTE!

Ma noi non siamo sudditi e riteniamo che, se il sindaco non fa informazione trasparente sui dati sensibili che riguardano la salute dei suoi cittadini, diffondendo addirittura dati in contrasto con l’ASL, egli non garantisce più nessuno come principale AUTORITÀ SANITARIA del comune e ne deve trarre le dovute, necessarie CONSEGUENZE.

Sinistra Italiana Atripalda

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