Un pareggio che fa morale e classifica è un valido punto di ripartenza per l’Atripalda scopertasi nuovamente tenace e combattiva. L’1-1 conquistato nel recupero con il Real Trentinara è stato frutto del carattere messo in campo dalla giovane formazione di Carullo, tutt’altro che arrendevole di fronte alla doppia mannaiata dell’inferiorità numerica aggiuntasi al momentaneo svantaggio. Solide premesse che tengono per mano i biancoverdi verso un altro impegno casalingo. L’avversario di turno è la Libertas Stabia, osso duro e autentica outsider del girone. I tigrotti sono imbattuti da quattro giornate e vengono dal brillante successo ai danni della Virtus Scafatese. La formazione allenata da Maurizio Coppola ha dovuto fare i conti con la metamorfosi dicembrina, ma non ha alterato le proprie performance stazionando saldamente nella medio-alta classifica. Gli stabiesi vantano una delle migliori difese del torneo, la terza dopo Torrecuso e Real Trentinara per reti subite in trasferta. Un avversario imprevedibile, dunque, che l’Atripalda affronterà con due defezioni importanti. Non saranno della contesa capitan Tirri e Isidoro Izzo, entrambi espulsi mercoledì scorso. Mancherà il loro consueto apporto in termini di esperienza. A questo punto Carullo spera di recuperare D’Andrea per preservare la solidità del reparto difensivo ed in modo da poter contare su un elemento carismatico e di temperamento al pari di Fabio Izzo e Afeltra. Proprio lo straordinario periodo di forma di quest’ultimo tra i pali è una delle note liete dell’Atripalda protesa a pieno organico verso la salvezza.