Raccolta differenziata, l’ultimatum della Prefettura ai comuni inadempienti. Anche Atripalda a rischio commissario ad acta
Pubblicato in data: 12/10/2012 alle ore:22:00 • Categoria: Attualità, Comune •“Tre mesi per mettersi in regola“. E’ questo l’ultimatum che il Prefetto di Avellino Umberto Guidato lancia ai 41 comuni della provincia che non hanno raggiunto l’obiettivo minimo del 50% di raccolta differenziata entro l’anno 2011. I 41 Comuni sono stati formalmente invitati a mettersi in regola con il sistema della raccolta differenziata entro il termine irrevocabile di tre mesi. Decorso tale termine, il Prefetto attiverà le procedure di nomina di un commissario ad acta.
Tra questi enti c’è anche il comune di Atripalda, dove la raccolta differenziata dei rifiuti per l’anno 2011 si è fermata ad un misero 27,12%.
E proprio la cittadina del Sabato a questo punto rischia seriamente di incappare entro 90 giorni nella nomina di un commissario ad acta che si sostituisca agli amministratori nella gestione della raccolta differenziata.
il comune è messo alla prova e quindi devono dimostrare quanto valgono in realtà anche perchè finora solo chiacchere e neanche il distintivo!
ED ECCO CHE ARRIVA LA VERGOGNA, CHE PAGHIAMO NOI ATRIPALDESI.
ECCO CHE ARRIVANO AL PETTINE I 20 ANNI DI AMMINISTRAZIONE DI CENTROSINISTRA, DEI DELEGATI ED ASSESSORI DEI POPOLARI ORA UDC E DEL PARTITO DEMOCRATICO. ED ECCO ORA CHE I TROMBETTIERI DEI PARTITI SCAPPANO, ED ECCO CHE ORA L’ULTIMO ASSESSORE ARRIVATO CI DICE CHE è COLPA DEGLI ATRIPALDESI CHE NON REALIZZANO LA DIFFERENZIATA! ECCO PUO’ COMINCIARE LUI DANDO IL BUON ESEMPIO, APPENA TROVA UN BIDONE DELL’ORGANICO! ECCO CHE DOPO ANNI DI INCIVILE OSCURANTISMO DI UN COMUNE CHE ANDREBBE SCIOLTO COME QUELLI NEL CASERTANO, SCOPRIAMO CHE ATRIPALDA SI PRODUCE IL TRIPLO DEI RIFIUTI DEI COMUNI LIMITROFI O FORSE I COMUNI LIMITROFI CHE APPLICANO LA DIFFERENZIATA VENGONO A SCARICARE NEI NOSTRI ORMAI ANTICHI CASSONETTI. ED ECCO CHE TOCCA A NOI CITTADINI PROVVEDERE A SPESE NOSTRE. MA LA MUNNEZZA NON S’ SOLO QUELLA NEI CASSONETTI.
Il prefetto dovrebbe verificare in che modo avviene lo svuotamento dei cassonetti e poi lanciare proclami.
In questo momento l’inadempiente è il consorzio che continua a non rispettare il contratto. Le caditoie non vengono mai spurgate, i cassonetti mai puliti, il fiume lo stesso. Il prefetto, vennisse a verificare l’odore che i cassonetti emanano, poi può anche parlare di differenziata. Il sottoscritto è da decenni che effettua la differenziata, per poi vedere al mattino caricare tutto sull’unico mezzo. I cittadini di Atripalda pagano la TARSU per avere un servizio uguale a zero.
Alberto Alvino
Bisogna fare la raccolta differenziata. Quando si fara’? spero presto e questo dico all’ assessore all’ambiente Antonio Prezioso ciao