Buste paga gonfiate al Comune, il 28 aprile udienza al Tribunale per la richiesta di reintegro al lavoro dei quattro dipendenti sospesi
Pubblicato in data: 10/4/2015 alle ore:10:51 • Categoria: Comune, Cronaca •Buste paga gonfiate al Comune, è fissata al 28 aprile l’udienza davanti al giudice del lavoro di Avellino che dovrà pronunciarsi sul reintegro dei quattro dipendenti sospesi dal lavoro mentre nessuno di loro si è presentato all’audizione voluta dall’Ufficio disciplinare comunale.
Toccherà al giudice del Settore lavoro e Previdenza del Tribunale di Avellino, dottoressa Monica D’Agostino,
decidere sulla richiesta di reintegro al lavoro presentata dall’avvocato penalista Alfonso Maria Chieffo, legale di tre dei quattro impiegati indagati per truffa aggravata in concorso e continuata, essendo tutti e quattro sospesi dal servizio in via cautelare con decisione del primo cittadino.
Intanto la commissione disciplinare comunale, presieduta dall’ingegnere capo Silvestro Aquino, dal capo del personale Paolo De Giuseppe e dall’ex comandante della Polizia municipale Enrico Reppucci, ha sospeso il primo procedimento disciplinare avviato dal Comune visto il procedimento penale in corso.
La commissione aveva 60 giorni di tempo per decidere se archiviare il primo procedimento, irrogare sanzioni o sospendere il procedimento ed ha optato su quest’ultima mentre resta valido a tutti gli effetti il decreto di sospensione cautelare dal servizio con decurtazione del 50% dello stipendio.
La commissione aveva anche convocato per il giorno 7 aprile i quattro dipendenti indagati, ma nessuno di loro si è presentato. I tre difesi dall’avvocato Alfonso Maria Chieffo hanno presentato delle memorie difensive mentre la quarta impiegata, difesa dall’avvocato Gianfranco Iacobelli, ha trasmesso un certificato medico.
La commissione, letto le memorie, ha sospeso il primo procedimento e riconvocato i quattro in audizione per la prossima settimana.
Ieri mattina inoltre il dipendente che aveva restituito alla tesoreria del Comune la somma di 8.580 euro indebitamente percepita, si è presentato regolarmente al lavoro, dopo aver timbrato il cartellino. Servizio durato poche ore in quanto gli è stato notificato che il decreto di sospensione è a tutti gli effetti validi e resta in vigore fino al prossimo 28 aprile, quando si pronuncerà il Tribunale di Avellino.
Intanto prosegue l’indagine condotta dagli uomini della Squadra Mobile, diretti dal dottor Marcello Castello e coordinati dalla Procura della Repubblica, che hanno allargato le verifiche. Si rovista tra le carte per verificare se sia stata una condotta circoscritta ai quattro dipendenti infedeli o ci possa essere il coinvolgimento di altri impiegati. Sotto la lente d’ingrandimento sono finiti anche altri aspetti contabili-finanziari ed i mandati di pagamento. Si analizza a ritroso tutta la documentazione sequestrata, andando prima del 2011. Un’inchiesta scrupolosa a tutela non solo degli indagati stessi, ma anche di tutti gli altri impiegati comunali che si sono comportati correttamente. Un’attività ad ampio raggio per verificare che tra le stanze del comune non si siano verficati altri comportamenti illeciti.
COME AL SOLITO NESSUNO PAGHERA’ “ANCHE SE HANNO CONFESSATO” SE I GIUDICI SONO COME I COMPONENTI DELLA COMMISSIONE DISCIPLINARE DEL COMUNE NE USCIRANNO PULITI E DOPO GLI DOBBIAMO PURE DELLE SCUSE.